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QUAGLIUZZO. Barlese chiede le dimissioni dell'Assessore o del Sindaco. Trambusto in Giunta

QUAGLIUZZO. Barlese chiede le dimissioni dell'Assessore o del Sindaco. Trambusto in Giunta

Il Sindaco Renzo Zucca ha lasciato. Il paese perde anche la Pro Loco

Che cosa succede a Quagliuzzo? Nel piccolo comune della Pedanea, alle porte di Ivrea, una tarantola pare aver morso la Giunta comunale. Nel giro di pochi mesi, a partire dalle elezioni del maggio scorso, si è assistito ad un scombussolante cambio di cariche.

Innanzitutto il sindaco Renzo Zucca aveva nominato, a sorpresa due assessori esterni: Piero Barda, con funzioni di vice sindaco, e Giuseppe Bocca. Peraltro genitori di due giovani e neoletti consiglieri di maggioranza, che si erano candidati in lista a sostegno di Zucca, Elena Barda e Matteo Bocca. Una situazione, già questo, piuttosto insolita.

Poche settimane fa un altro giro di valzer: Bocca si è dimesso e gli è subentrato il consigliere Pierluigi Terzi, che ha anche assunto il ruolo di vicesindaco, mentre Barda è "sceso" a semplice assessore. E non è tutto. Perché il sindaco, per motivi personali, ha preso un periodo di congedo, trasferendo momentaneamente i suoi poteri al vice.

Già, "che succede?" è la domanda che si pongono Ernesto Barlese, capogruppo della minoranza "Idea Canavese" in consiglio comunale e della minoranza "Pedanea" nell’Unione Terre del Chiusella, e Massimo Iaretti, presidente del Movimento Progetto Piemonte. Barlese va all'attacco e chiede le dimissioni di Barda o, addirittura le dimissioni del Sindaco.

"Basta nomine esterne, gli Assessori vengano scelti all'interno del Consiglio" tuona il capogruppo di minoranza. Che aggiunge: “in sette mesi questa amministrazione non ha concluso nulla, non ha portato avanti niente del programma che aveva annunciato in campagna elettorale. I progetti di cui si vanta, in realtà, sono stati ereditati dalla precedente amministrazione di Domenico Ferraro. Chiediamo formalmente che l’assessore Barda si dimetta e al suo posto venga designato un esponente della minoranza, che costituisce pur sempre una parte importante del Paese. Oppure se la maggioranza non si sente di andare avanti in questo modo, piuttosto è meglio che il sindaco si dimetta e di vada a nuove elezioni”.

“La delicatezza della situazione di Quagliuzzo – aggiunge Iaretti - non può lasciare indifferente gli altri centri della Pedanea, in un momento così fondamentale per l'Unione dei Comuni. Attraverso i nostri consiglieri a Parella e nell’Unione delle Terre del Chiusella chiederemo che venga fatta immediatamente chiarezza".

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