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SAN GIUSTO. Dimissioni in blocco nella Pro Loco

SAN GIUSTO. Dimissioni in blocco nella Pro Loco

Dimissioni in massa nella Pro Loco di San Giusto. Se ne sono andati via tutti. Il Presidente Gianni Mollo ha rassegnato le dimissioni il 13 gennaio scorso. Nei giorni successivi anche la moglie Bruna Mollo, Lucia Sanginetto e la figlia, Michele Perrone, Giacomo Boggio, e il resto dei consiglieri. Nel documento, protocollato in Municipio, Mollo scrive che le dimissioni sono a decorrere dal 31 gennaio 2015. Le ragioni? Dissapori, forse non tanto all'interno del gruppo, ma piuttosto con l'Amministrazione Comunale. Le bocche sono cucite a San Giusto da ambo le parti. Agli atti risulta soltanto che Mollo abbia chiesto la disponibilità, in due date, del Salone Gioannini, per il mese di gennaio, per le attività di ruotine, l'annuale assemblea e la "cena di ringraziamento ai soci" che si è tenuta sabato 24. Qualche malumore, poi il putiferio. Il direttivo ha deciso di sciogliersi. La Giunta dice di non saperne nulla. Fors'anche per levarsi dall'imbarazzo: si sa che finora Pro Loco e Comune erano sempre andati a braccetto, e Simona Amore (data come papabile candidata a Sindaco) ne era il cordone, volontaria di qua e Assessore di là. Lo scioglimento è una bomba che rischia d'abbattersi sulla maggioranza in vista delle elezioni comunali di maggio. Mentre Roberto Stoppa, marito di Amore, sembra già essersi trasferito alla Protezione Civile, coordinata dall'Assessore esterno Fabrizio Boggio.

Intanto restano alcune urgenze pratiche da sbrigare. Il prossimo 8 febbraio si terrà la Festa del Ringraziamento. Solitamente era la Pro Loco ad occuparsi del pranzo. Quest'anno sarà dall'Osteria di Campagna di Cortereggio. Si comincerà alle 10: Santa Messa, benedizione dei trattori, niente rinfresco per quest'anno, alle 12 ritrovo al salone. Dalle 16 un Coro si esibirà intonando brani degli anni '60 e '70. E già sull'organizzazione non mancano le polemiche. Stavolta, dopo le lamentele della minoranza dei mesi scorsi, l'Amministrazione ha convocato la Commissione Manifestazioni. "Niente rinfresco perché possiamo spendere soltanto 300 euro" ha spiegato il Vicesindaco reggente Giosi Boggio. Ma se la matematica non inganna, la spesa sfora. "250 euro se ne vanno nel Coro, a suisi aggiunge la Siae – rileva la leghista Anna Parisch -, quindi la differenza chi la mette?". E non è tutto. Perché già negli anni passati la minoranza aveva polemizzato sul pranzo gratis offerto agli amministratori comunali: "che ognuno – avevano già battuto i pugni -si paghi il suo".

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