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SAN GIUSTO Moreno Prono: "non sarò io il candidato Sindaco"

SAN GIUSTO Moreno Prono: "non sarò io il candidato Sindaco"

"Non sarò io il candidato sindaco". Moreno Prono mette le cose in chiaro e sfata le voci, che circolano in paese, secondo cui vorrebbe correre alle elezioni del maggio prossimo. "Sarò in lista, probabilmente, ma non la guiderò" dice.

Prono, classe 1950, era stato in lista nel 2009 con "Pagina Nuova" a sostegno di Mila Fiorina. Non aveva ottenuto sufficienti preferenze per entrare in Consiglio, ma era rimasto nelle retrovie, e alla tornata successiva, nel maggio 2014, era entrato nel gruppo della leghista Anna Parisch, stavolta facendo incetta di voti e riuscendo così a sedersi ai banchi dell'opposizione. Con la padana ha rotto, pero', soltanto dopo pochi mesi. Nell'autunno ha annunciato il distacco, dando vita ad un "gruppo misto", nel quale si sono inseriti anche i due dissidenti della maggioranza, Mimmo Galati e Giuseppe Libonati. Con loro, adesso, malgrado il breve periodo a disposizione per il rodaggio, sta mettendo le basi di una lista completamente nuova.

"Andiamo tutti e tre d'amore e d'accordo – sottolinea-. A livello di gruppo ci stiamo guardando intorno e stiamo decidendo il da farsi. Qui non ci sono prime donne e nemmeno seconde donne. Non ho mai detto di voler fare il Sindaco. Tutto il contrario. Non sono uno che ha voglia di tagliare i nastri, di mangiare le costine per forza, di andare a Messa la domenica per farsi vedere. Tutt'al più è al rovescio. Ho diversi punti in comune con Libonati e Galati, anche se dobbiamo approfondire il confronto. Per il momento, sulle poche cose che abbiamo affrontato siamo andati d'accordo".

Tra queste la proposta, avanzata a novembre, di allargare la Giunta, coinvolgere le minoranze. "Lo abbiamo chiesto per evitare scossoni, per traghettare il Comune fino alle prossima elezioni, ma il Sindaco non ha acconsentito".

Tra le cose che non gli sono piaciute di questa maggioranza "il modo di fare politica un po' vecchio. E le decisioni prese da pochi. Le minoranze hanno sempre saputo le cose tramite i giornali. Grosse nefandezze non ce ne sono ma credo che occorra dare un po' di brio a questo paese, che anche dal punto di vista commerciale sta morendo, è diventato un dormitorio".

Tra le "cose sapute dai giornali" c'è la decisione del Vicesindaco reggente Giosi Boggio di alzarsi lo stipendio dai 121 euro lordi mensili a più 1900 euro. "I fatti parlano da soli – commenta Prono -. Che per legge le spettino è vero, per carità. E' dal punto di vista etica che si può avere qualche perplessità"

Riguardo alla minoranza di Parisch ricorda di essere stato "coinvolto non spontaneamente ma spintanamente". "Io non avevo intenzione di fare il capogruppo come si andava dicendo – chiarisce -. Ci sono state incomprensioni. E certe iniziative stile gogliardata che non condividevo".

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