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Prascorsano. Assolti Zaccaria e Giubellini. Il Comune condannato a rifondere 17mila euro. Il conflitto d'interesse c'era! Lo dicono i giudici

Prascorsano. Assolti Zaccaria e Giubellini. Il Comune condannato a rifondere 17mila euro. Il conflitto d'interesse c'era! Lo dicono i giudici

Mauro Giubellini

 

La Corte d'Appello di Torino ribalta la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Ivrea e condanna il Comune di Prascorsano al risarcimento di circa 17mila euro nei confronti Mauro Giubellini e Santo Zaccaria, rispettivamente ex direttore ed ex corrispondente del settimanale "Il Canavese".

I due, oggi assolti con formula piena, erano stati denunciatiper diffamazionedall'Amministrazione Comunale prascorsanese nel 2011in seguito ad alcuni articoli nei quali Zaccaria polemizzava sulle "strane" modalità d'acquisto di un mezzoun fuoristrada Land Roverda destinare al locale gruppo di Protezione Civile. I giudici hanno stabilito che l'accusa non sussiste. Un sollievo ed un rivincita. Anche perché la condanna formulata in primo grado era piuttosto pesante (avrebbero dovuto corrispondere 30mila eurodi tasca propriaal Comune). "E' la dimostrazione che ho svolto il mio lavoro correttamente" sottolinea Zaccaria.

"L'esame dei tre articoli scrive il Presidente della Corte d'Appello Giorgio Riccomagno nella sentenzacon cui condanna il Comune al pagamento di tutte le spese processuali non rivela in alcun modo gli estremi di un fatto illecito". Infatti nel primo articolodal titolo "Conflitto d'interesse"si sottolineano alcuni effettivi conflittiOvvero che il capogruppo della Protezione Civile era anche il titolare dell'impresa a cui venne chiesto il preventivo per l'acquisto del mezzoe che alla seduta di giuntain cui venne deliberato l'acquistoerano presenti due Assessore che erano anche componenti del direttivo della Protezione Civile.

"Peraltro queste affermazioni aggiungono i giudici sono riportate tra virgolette come testo dell'interrogazione dei consiglieri di minoranzaAnche le affermazioni sull'irregolarità della procedurasulla mancanza di preventivi ulteriori e i dubbi sulla congruità del prezzosono sempre virgolettati come dichiarazioni del consigliere Pianasso".

Addirittura i giudici ritengono che mettere in discussione la regolarità della procedura "non è per nulla peregrino, essendo pacifico che chi emetteva fattura non era il reale proprietario del mezzo, ma che il tutto serviva soltanto a far quadrare l'operazione dal punto di vista formale""Che sia possibileda un punto di vista legalemantenere nel patrimonio comunale un mezzo intestato fittiziamente (!) è pure tutto da discutere" aggiungono ancora.

Nulla da eccepire nemmeno a riguardo degli altri due articoli dal titolo "Perino 'sbanda' sul fuoristrada" e "Prascorsano che sbandata""Anche qui prosegue la Corte dei Conti - che il Sindaco sia nei guaiche le fatture siano farloccheche esistano comportamenti forieri di responsabilitànon sono affermazioni gratuite ed immotivate. L'articolista ne spiega le ragionifondandole sui fatti"Per il Comune di Prascorsanotra la crisii taglile difficoltà nel far quadrare il bilancioci sarà ora da affrontare una bella grana...

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