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IVREA. Alla ricerca della barriere architettoniche per la città. Un concorso

IVREA. Alla ricerca della barriere architettoniche per la città. Un concorso

Alla ricerca della barriere architettoniche per la città di Ivrea. Ostacoli dei quali una persona normodotata magari nemmeno si accorge ma che costituiscono un grande problema per chi è costretto a vivere in carrozzina. Da qui l'idea della lista "Viviamo Ivrea" di lanciare un concorso, aperto a tutti ma rivolto in particolare alle scuole, dal titolo "Barriere bandite". 

L'iniziativa è stata presentata sabato mattina, presso l'oratorio di San Lorenzo, con la partecipazione, al tavolo dei relatori, di Federico Bona di "Viviamo Ivrea", il Presidente dell'Associazione "Angeli Distratti" Luca Turolla, Francesca Pregnolato dell'Associazione "Artepertutti" e l'autore del libro "2 grandi + due piccole" e del blog "Altezza culo", il diversamente abile Matteo Gamerro.

Chiunque voglia partecipare potrà cercare e segnalare gli ostacoli che limitano il passaggio, l'accessol'utilizzo, il diritto delle persone disabili, inviando una foto, una poesia, un video, un disegno, un racconto, una scultura, entro il 21 marzo 2015, all'indirizzo mail segreteria@angelidistratti.it o all'indirizzo di via Canton Gregorio 18, 10015 Ivrea. Tutti i lavori saranno presentati alla città in una mostra in primavera.

Ivrea pubblcio barriere"Mi spiace – ha sottolineato Turolla – che qualcuno abbia strumentalizzato il fatto che questa proposta derivi da Viviamo Ivrea con cui siamo in rapporto amicali

Avremmo sostenuto il progetto chiunque lo avesse proposto". Pregnolato ha ricordato che non bisogna tuttavia correre nell'errore di "rendere le persone sempre più autonome ma sempre più sole". "La maggior parte delle disabilità, oggigiono – ha aggiunto – non sono dovute a genetica ma soprattutto a malattie acquisite o ad incidenti. Dal momento in cui un ragazzo diventa disabile viene tagliato fuori da tutto il resto, a partire dal lavoro".

Verrà svolta una capillare attività di sensibilizzazione nelle scuole, anche contro il bullismo. "E' un investimento per il futuro – commenta Bona – intanto i bambini possono trasmettere i principi che apprenderanno a genitori, nonni, formando un substrato culturale. 

Il concorso è particolare perché non prevede premi. L'essenza è la partecipazione con la realizzazione di un dossier che contenga ipotesi di soluzioni, da presentare all'Amministrazione Comunale, offrendo aiuto nella ricerca di finanziamenti o cercando di avviare attività in economia. Per esempio essendo da pungolo nei controlli e nelle sanzioni comminate dai vigili a chi parcheggia nelle strisce gialle, o per piccoli accorgimenti. Basta pensare allo scivolo realizzato vent'anni fa in Piazza di Città, mettendosi semplicemente, un giorno, al lavoro, con cemento e cazzuola".  

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