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LESSOLO Ottantesimo anniversario dalla morte di Francesco Ruffini

LESSOLO Ottantesimo anniversario dalla morte di Francesco Ruffini

E' stato celebrato a Lessolo l'ottantesimo anniversario dalla morte di Francesco Ruffini. L'evento si è tenuto nel pomeriggio di venerdì 28 novembre, presso la sala Municipale di Via Alice, dal titolo "Una vita per la tolleranza e per la Libertà". Sono intervenuti il Sindaco Elena Caffaro, il Sindaco di Colleretto Giacosa Paola Gamba, lo storico Fabrizio Dassano che ha documentato la storia del personaggio, insieme alla Preside del liceo classico "Carlo Botta" di Ivrea Lucia Mongiano ed un Ingegnere del Politecnico di Torino.

Ruffini, nato a Lessolo il 10 aprile del 1863, frequentò il liceo classico Botta e dopo aver insegnato a Pavia e a Genova, divenne docente di storia del diritto e poi diritto ecclesiastico a Torino, focalizzando il suo insegnamento in particolare sul tema della libertà religiosa e sui singoli diritti di libertà. Fu nominato senatore del Regno d'Italia nel 1914 e fu presidente dell' Accademia delle scienze di Torino. Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce, che due anni dopo gli dedicò il volume "Uomini e cose della vecchai Italia". Nel 1928 Ruffini subì un'aggressione da parte di un gruppo di fascisti all'interno dell'Università. Strenuo laicista, insieme a criticò apertamente il Covcordato del 1929. Insieme al figlio Edoardo, nel 1931 figurò nella dozzina di docenti che rinunciarono alla cattedra per non prestare il giuramento di fedeltà al Fascismo. Morì tre il 29 marzo 1934 a Torino.

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