Fabio Lo Cicero, collaboratore dell'assessore torinese Claudio Lubatti
Tutti si chiedono cosa ci sia dietro il trambusto che scuote le fondamenta del PD sanmaurese. L’impressione, però, è che la domanda sia quella sbagliata. Sarebbe più giusto chiedersi chi c’è dietro. E' infatti comparsa sulla scena una new entry, che ha fatto il proprio ingresso nel partito non esattamente in punta di piedi. Sarebbe più giusto dire che ha sfondato la porta con un caterpillar. Presentandosi sulla scena con ambizioni tutt’altro che modeste, e un pedigree politico di indubbio livello. Il personaggio in questione è Fabio Lo Cicero, membro dello staff tecnico dell’assessore alla viabilità e ai trasporti del comune di Torino, Claudio Lubatti. Il “portaborse” dell’assessore, per dirla male. Lo Cicero si è trasferito a San Mauro da non molto. Ha partecipato, pare, alle ultime riunioni di partito. E ha richiesto, pare, la tessera per entrare nel circolo del Partito Democratico sanmaurese. Evidentemente è parecchio interessato a partecipare alla vita politica locale… Ma se si ragiona sul fatto che lui, in quanto dipendente del comune di Torino, non può candidarsi nel capoluogo piemontese, non viene difficile ipotizzare che possa aver scelto (o possa averci fatto quanomeno un pensierino) proprio la bella San Mauro per intraprendere un percorso politico autonomo. I tre anni di esperienza al fianco di Lubatti, fassiniano di ferro, gli hanno garantito uno spessore che supera quello della maggior parte dei Democrat sanmauresi (non sono in molti a poter vantare un incarico fianco a fianco a un’assessore del comune di Torino). La “parte” politica, poi, è quella giusta nel gioco delle correnti: se non è renziano, Lo Cicero, poco ci manca. Indubbiamente non è cuperliano, ormai sinonimo di vecchio, stantìo. Dietro questo gioco di correnti sta tutto il succo della vicenda. Una vicenda in cui l’attuale segretario del Pd, Gabriele Cottino, risulta essere uno sfortunato parafulmine che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lo Cicero, infatti, sarebbe appoggiato dalla corrente “innovatrice” del partito, che fa capo ai vari Rosalba Merola, Giuliana D’Agostino, Pina Fotia (attivissima, quest’ultima, nell’ultimo periodo: la si è vista presente ad ogni appuntamento istituzionale), Ferdinando Raffero. I quali, non più tardi di un anno fa, si erano scontrati molto duramente con la “nomenklatura”, identificata in particolare nelle persone di Cottino e del presidente del consiglio comunale, Maria Vallino. Ecco, se allora Cottino era stato confermato (nonostante i duri attacchi), oggi probabilmente non sarà così fortunato. Pare infatti che parecchi tra gli iscritti (tra questi ci potrebbe essere perfino il capogruppo Rocco del Sonno, anche se lui non conferma né smentisce) abbiano condiviso una sorta di “mozione di sfiducia” non scritta (solo verbale) in cui vengono fatte presente tutte le ragioni per cui Cottino non sarebbe più il segretario ideale per San Mauro. Motivazioni pratiche, concrete, dietro cui però è facile leggere un disegno più ampio. Che guarda, senza dubbio, alle elezioni del 2016. Magari con un “torinese trapiantato” come candidato a sindaco?
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