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01 Dicembre 2014 - 23:19
Il Comitato "La Voce dei monti pelati" ed il Comitato "non bruciamoci il futuro" hanno inviato ai 51 Comuni dell'ex Consorzio ASA una lettera per chiedere trasparenza sul tema dei rifiuti e della raccolta differenziata. Nei giorni scorsi hanno incontrato i Sindaci dei Comuni più popolosi (Rivarolo, Cuorgnè, Castellamonte) per un confronto sulle problematiche ereditate da Asa al riguardo delle discariche di Vespia e di Rivarolo (località Vercellino) e per comprendere i vincoli e limiti dell'attuale contratto di servizio con Teknoservice; in particolare si sono soffermati sulle difficoltà nel quantificare i rifiuti prodotti e differenziati per ogni singolo Comune e sulla conseguente incertezza nella ripartizione dei costi ai cittadini.
"Siamo ben lontani -- dicono i Comitati -- da una tariffa dei rifiuti (Tari) che soddisfi il rispetto del principio chi inquina paga secondo l'effettiva produzione dei rifiuti e che premi l'impegno scrupoloso dei Cittadini nel separare i rifiuti".
Nella lettera i Comitati ricordano che attualmente i materiali provenienti dalla raccolta differenziata (carta, vetro, plastica, metalli, verde-sfalci e potature, organico) vengono portati dalla Società incaricata del servizio all’Ecocentro di Castellamonte: qui la differenziata viene scaricata e poi stoccata. Una volta selezionati, i rifiuti differenziati dovrebbero essere inviati agli impianti di recupero, rientrando così nel ciclo riproduttivo.
"Ma, quali sono gli impianti di recupero che accolgono la nostra differenziata? Quanta ne viene effettivamente recuperata? -- si chiedono -- I cittadini che pagano la tassa rifiuti ed effettuano con scrupolo la raccolta differenziata, hanno tutto il diritto di essere informati. Tracciare e monitorare la filiera del riciclo è importante per dare garanzia dell’avvenuto recupero dei rifiuti in modo differenziato, per rendere trasparente il processo che segue l’impegno quotidiano dei cittadini e dimostrare la doppia utilità (al portafoglio ed all'ambiente) di separare correttamente i rifiuti. Ricordiamo che le discariche e i termovalorizzatori sono all’ultimo posto tra le modalità di smaltimento dei rifiuti e una società consapevole di agire per la difesa dell'ambiente, si deve organizzare per raggiungere nel breve tempo il traguardo Rifiuti zero. Ci auguriamo che le amministrazioni dei nostri Comuni vogliano intraprendere una politica consapevole dei rifiuti, quale unica strada per salvare il nostro territorio da probabili disastri ambientali".
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