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27 Novembre 2014 - 16:34
montagna
Arriva un'altra stoccata. Si pagherà l'Imu anche sui terreni agricoli delle aree montane. Lo prevede il nuovo provvedimento del Ministero dell'Economia che rischia di penalizzare ulteriormente i piccoli comuni, prevedendo esenzioni per i proprietari di terreni solo sopra i 600 metri.
A lanciare l'allarme è l'Uncem. "42 Comuni montani piemontesi su 553 perderanno l’esenzione, che avevano sino a oggi – spiega il presidente Uncem Piemonte Lido Riba – . Esenzione parziale (dunque niente imposta per i terreni posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali) per 236 Comuni tra i 281 e i 600 metri. Esenti tutti i proprietari in 252 centri montani della nostra regione".
Per il Canavese resteranno completamente esenti Noasca, Frassinetto, Ribordone, Alpette, Ronco Canavese, Andrate, Castelnuovo Nigra, Traversella, Ingria, Brosso, Vico, Meugliano, Rueglio, Chiesanuova, Canischio, Trausella, Pecco, Cintano, Locana, Pratiglione, Alice Superiore. Esenzione parziale per Prascorsano, Colleretto Castelnuovo, Forno, Nomaglio, Sparone, San Colombano, Borgiallo, Lugnacco, Issiglio, Vidracco, Vistrorio, Pont, Cuorgnè, Rivara, Valperga, Pertusio, Levone, Carema, Castellamonte, Quincinetto, Settimo Vittone. Pagamento completo per Tavagnasco e Quassolo.
“Si tratta di una stangata – spiega Riba – che vede ancora una volta penalizzate le aree che più di altre avrebbero bisogno di attenzione e sostegno. Agricoltura, montagna, ambiente vengono ancora una volta messi ai margini e “usati” da quanti a Roma scrivono norme di difficile applicazione, lontane dalla realtà, dannose e irrispettose. Incompreso è il valore delle popolazioni delle aree montane, che già rinunciano ai servizi della pianure e delle città per vivere in zone periferiche, ma allo stesso tempo contribuiscono fattivamente a mantenere vivo l’entroterra e a garantire la tutela del territorio. Chiediamo una presa di posizione e un intervento di tutti i Parlamentari piemontesi. Si elimini questo ulteriore danno per la cura, gli investimenti, la manutenzione del territorio”.
Riba definisce anche “assurdo” il parametro dell'altitudine. “Anche un bambino capisce che le vallate ossolane chepartono da 300 metri di altitudine sono montane come quelle cuneesi che partono da 600. Probabilmente a qualcuno, tra cui l’Istat, piace muoversi con goniometro e squadretta pensando che le scelte politiche possono far leva solo su numeri e indicatori, senza tenere conto delle cause e delle conseguenze sociali, economiche, antropologiche”.
Finora aveva fatto fede l’elenco allegato alla circolare 9/1993. Il nuovo decreto, invece, modifica radicalmente il quadro, e l'esenzione Imu è destinata a rimanere solo in 1.578 Comuni rispetto ai 3.524 di oggi; ben 2.568 avranno invece un'esenzione parziale, che si limita ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. Una corsa contro il tempo per i contribuenti restanti, 3.912 Comuni, che dovranno pagare entro il 16 dicembre tutta l'imposta sui terreni relativa al 2014. Dal provvedimento è atteso un maggior gettito pari a 350 milioni di euro.
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