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IVREA. Che cos'è un'opinione? Pd contro Zaccanti "nel suo scritto solo diffamazioni"

IVREA. Che cos'è un'opinione? Pd contro Zaccanti "nel suo scritto solo diffamazioni"
  "Intanto dobbiamo metterci d'accordo su cos'è un'opinione. Un'opinione è un'opinione fino a che non lede senza fondamento la reputazione altrui. A maggior ragione se a farlo è chi è deputato alla formazione e alla crescita dei nostri figli". Elisabetta Ballurio difende la mozione, a firma del Pd e di "Viviamo Ivrea", capitombolata sul tavolo del Consiglio Comunale giovedì sera, per prendere posizione contro le tesi della professoressa Cristina Zaccanti, avallate dalla Diocesi. Nessuna "censura", come vorrebbe intendere il lanciatore libero, in seno alla maggioranza, Maurizio Perinetti, che ha votato a favore, ma non prima d'aver letto una lunga premessa di biasimo sostenendo che "se quanto ha scritto può legittimamente venir criticato, non è accettabile che venga censurato". Perinetti s'è messo a citare teorie evolutive, studi di etologia, apprendimento e riproduzione, cos'è normale in natura e cosa no.  
Perinetti Maurizio Perinetti Maurizio
Il tutto per dire, e ci mancherebbe, che, da quel punto di vista lì, sia "arduo sostenere che l’eterosessualità e l’omosessualità debbano essere ritenute equivalenti", ma che non c'entra un fico secco con la mozione, basata su uno spirito etico, del Pd, la quale afferma una forte presa di posizione contro "ogni forma di disinformazione, discriminazione, diffamazione e pregiudizio verso le persone omosessuali, transessuali e transgender", partendo dall'articolo 3 della Costituzione Italiana ("tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali"), passando per la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europeaper arrivare alle risoluzioni del 18 gennaio 2006 con cui il Parlamento Europeo invita gli Stati membri a contrastare i diversi fenomeni di omo-transfobia fino alla definizione dell’omosessualità come una “variante naturale del comportamento umano“ riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ed infatti tanto la Ballurio, quanto Comotto, hanno invitato Perinetti a votare contro, "per coerenza", viste le sue tesi "inconciliabili con il testo". Il Presidente del Consiglio Comunale dice anche di più e lo fa in un lungo dibattito aperto su facebook: "un docente – scrive - non può permettersi di creare disinformazione o alimentare quegli stessi pregiudizi che sono alla base di eventi anche di cronaca nera. Quando questi eventi accadono poi è interessante registrare che si fa la conta di chi non ha vigilato. Credo francamente sia meglio vigilare prima invece di fare la conta, dopo. Così come se un docente delle nostre scuole avesse diffamato pubblicamente la Chiesa e i suoi Sacerdoti, magari pubblicando che ci sono studi secondo cui i preti sono tutti pedofili, io altrettanto avrei promosso una mozione di condanna per questo tipo di diffamazione e disinformazione che lede la reputazione in modo gratuito e pregiudiziale, e che offende anche quei giovani che scelgono questo cammino di fede". Sulla stessa lunghezza d'onda di Perinetti, Tommaso Gilardini di "Coscienza Civica", che dai banchi della minoranza s'è astenuto insieme al collega di Forza Italia Diego Borla. Astenuti anche Alberto Tognoli della Lista dei Cittadini Pierre Blasotta del Movimento 5 Stelle, innanzitutto per le modalità con cui è stata presentata, a sorpresa, la mozione, senza dare ai consiglieri l'opportunità di poterne discutere con i propri gruppi.  
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