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GASSINO. Lo Spi-Cgil contro i tagli: "Ci rimettono i pensionati"

GASSINO. Lo Spi-Cgil contro i tagli: "Ci rimettono i pensionati"

Giuseppe Motta, membro del direttivo dello Spi-Cgil di Gassino

“La situazione è davvero molto grave. Se i tagli dovessero essere confermati, a rimetterci sarebbero i pensionati e gli anziani, non il sindacato in sé. Mi auguro che ci sia un passo indietro da parte del Governo, ma se così non dovesse essere, noi ci faremo sentire”.   La mobilitazione dei Patronati contro i tagli statali arriva fino a Gassino. Dove Giuseppe Motta, socio dello Spi-Cgil, non usa mezzi termini: “Le conseguenze sulla società civile sarebbero gravissime. Quei 150milioni di euro, il Governo deve a tutti i costi trovarli da un’altra parte. Tagliare i contributi ai patronati è una follia”. Allo Spi-Cgil di Gassino tutti coloro che fanno parte dell’associazione sono volontari non retribuiti. Non ci sarebbero, quindi, ricadute in termini di occupazione. Ma in termini di servizio sì.   Sono infatti 3251 le pratiche totali realizzate nel 2013 tra Gassino e San Mauro, a favore dei pensionati, tra RED, 730, UNICO e pratiche varie. Numeri davvero importanti. Numeri a rischio, però, nel caso in cui i tagli dovessero essere confermati. “Se non ci arrivassero più i contributi, non potremmo che seguire il pubblico in maniera davvero ridotta. L’impatto di questa decisione ricadrebbe interamente sul pensionato, che si vedrebbe privato di un servizio” spiega Motta. Nei giorni scorsi è partita anche a Gassino la raccolta di firme per chiedere un passo indietro al governo. Inoltre, lo Spi-Cgil ha deciso di attuare un giorno di sciopero per manifestare il proprio dissenso.    
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