Un momento dell'incontro dell'altra sera a Montanaro
Venerdì sera a Ca’ Mescarlin il comitato “Restiamo Sani” ha organizzato un incontro pubblico a sostegno del progetto “Bacino Azzurro”. Si tratterebbe di adattare le cave Ronchi a vasche di laminazione idonee a raccogliere le acque del rio Fossasso in piena e a lasciarle gradualmente defluire e assorbire dal terreno. Dunque, un rimedio al pericolo di alluvione. Un rimedio alternativo al quarto lotto dello scolmatore. E alternativo anche al progetto “KmVerde”, che prevede nelle cave Ronchi l’insediamento di discariche e di impianti di trattamento rifiuti: una prospettiva temuta dalla popolazione, già preoccupata per la presenza sul territorio di Montanaro, a cavallo del confine con Chivasso, della grande discarica SMC / Waste Italia (la stessa società di KmVerde). L’idea progettuale del Bacino Azzurro era stata illustrata dall’autore, l’ingegner Giovanni Ponchia, nell’assemblea di luglio nella sala parrocchiale. Ma dopo quell’assemblea sono accaduti due fatti nuovi, che hanno messo in allarme i sostenitori del progetto. Il primo è la diffusione su You Tube, in agosto, del video che spiega cos’è “KmVerde”. Un video, del resto, che non è mai stato tolto dal sito internet del Gruppo Waste Italia. Diffonderlo nuovamente in agosto vuol dire che la società si appresta a ripresentare il progetto in Provincia? Proprio questo è il sospetto di “Restiamo Sani”. Il progetto era già stato esaminato dalla Provincia l’anno scorso. Ma la società non aveva presentato le integrazioni richieste nei tempi stabiliti dalla legge, e la Provincia aveva chiuso l’istruttoria. Ma nulla vieta alla Waste Italia di riproporre il progetto con integrazioni e modifiche: in tal caso la Provincia riaprerebbe l’istruttoria. Il secondo fatto è la deliberazione del giorno 11 settembre, con la quale la giunta comunale conferma di voler realizzare il quarto lotto dello scolmatore e respinge in modo netto l’ipotesi del Bacino Azzurro. Con questa delibera la giunta rimedia alla gaffe commessa il 17 luglio, quando il sindaco Marco Frola e i suoi assessori approvarono la delibera del “colpo al cerchio e uno alla botte”: da un lato, essi approvavano la nota tecnica dell’architetto Dassetto, che esprimeva un giudizio completamente negativo su “Bacino Azzurro”; dall’altra affermavano di ritenere valida la proposta Ponchia, pur precisando che il giudizio positivo era da intendersi come mero atto di indirizzo politico. Ma, se voleva essere una furbata, non ebbe successo. La Regione infatti considerò la delibera contraddittoria e replicò al Comune: bene, se avete due progetti alternativi, e non sapete che fare, tornatevene a casa, ristudiateveli bene entrambi, e sottoponeteli a Valutazione di Impatto Ambientale. Quando avete finito tornate e ne riparliamo. Risultato: panico in giunta. L’allungamento dei tempi, secondo il sindaco Frola, farebbe perdere il contributo di 700.000 euro per lo scolmatore. Ecco perché il giorno 11 settembre la giunta si rimangia il giudizio positivo su Bacino Azzurro e dichiara che intende fermamente procedere nella realizzazione del 4° lotto dello scolmatore. Parole pesanti: “…stante l’attuale univoca volontà dell’Amministrazione comunale di realizzare il Canale Scolmatore Nord 4° lotto – Rio Fossasso”. Parole che chiudono la porta in faccia a Restiamo Sani e al progetto Bacino Azzurro. E che hanno spinto il comitato a organizzare l’incontro pubblico di venerdì sera, durante il quale gli ambientalisti hanno a loro volta ribadito la ferma intenzione di sostenere il progetto Ponchia.
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