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IVREA. Accattonaggio al cimitero per Ognissanti. Denunce a piede libero contro gli zingari

IVREA. Accattonaggio al cimitero per Ognissanti. Denunce a piede libero contro gli zingari

Per chi chiede l'elemosina per "mestiere", non c'è strategia più redditizia che far leva sulla pietà della gente, specie in questo periodo dedicato alla memoria dei defunti e di fronte a luoghi sacri che inteneriscono il cuore e inducono tanti alla compassione cristiana.

Così la festività di Ognissanti si trasforma in un'occasione ghiotta per i nomadi per sfilare un po' di quattrinni ai passanti, in procinto di portare un po' di fiori ai propri cari. In questi giorni di via vai continuo, gli zingari hanno preso di mira il cimitero di Ivrea, mettendosi a sedere all'ingresso con tanto di neonati in braccio e piccolini di sei, otto anni al seguito.

Qualcuno ha tirato fuori il portafoglio ma copiose sono state le segnalazioni, da parte di persone infastidite dall'accattonaggio, arrivate alla compagnia dei Carabinieri di Ivrea. I militari hanno svolto controlli nei giorni scorsi, già da giovedì e venerdì e nel fine settimana. Hanno fermato le nomadi e le hanno condotte in carsema. Per le accattone denunce a piede libero per sfruttamento di minori.

Il reato di accattonaggio (art.670) è stato abrogato nel 1995. Secondo il Codice Penale Italiano la richiesta di elemosina è lecita purché sia "una legittima richiesta di umana solidarietà", "volta a far leva sul sentimento della carità", "che non intacca né l'ordine pubblico né la pubblica tranquillità". Costituisce invece aggravante di altri reati mentire al pubblico con la richiesta di elemosina senza trovarsi in condizioni di reale povertà, utilizzare l'elemosina per l'acquisto di alcol, droga o altri beni non legati a uno "stato di necessità", simulare disabilità, e ancora ridurre persone come anziani e disabili in schiavitù ed impiegare minorenni (art. 671) o animali malnutriti per richiamare l'attenzione e la compassione dei passanti, e aumentare le elemosine. E' riconosciuto come reato di violenza privata l'esercizio dell'accattonaggio molesto e insistente, in particolare se consiste nel trattenere o bloccare per strada le persone che hanno risposto no alle richieste, o nel bussare con insistenza ai finestrini delle auto ferme ai semafori o davanti agli attraversamenti pedonali.

 
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