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CUORGNE. Arcipelago dello sport o delle erbacce?

Tutto fermo. L’Arcipelago dello Sport realizzato in località Bandone, all’ombra dell’ex Manifattura, per ora è un progetto inutilizzabile. Tutta colpa della burocrazia. Mancano, infatti, le firme sull’atto di trasferimento dalla “Cuorgnè srl” al Comune. Solo allora il progetto prenderà davvero forma e i cuorgnatesi potranno utilizzare l’area composta da un percorso della salute con spalliere e vari attrezzi, oltre allo spazio dedicato ai più piccoli con uno scivolo e qualche giostrina e un’area attrezzata per il pic nic.

La firma ci sarà – assicura l’assessore ai Lavori Pubblici Silvia LetoE’ solo questione di alcuni giorni. Avevamo l’appuntamento con la Cuorgnè Srl prima delle ferie, ma è saltato tutto per impegni della proprietà. La data della firma è slittata dunque intorno alla seconda metà di settembre”.

Oggi l’area è inutilizzata. L’erba alta mai curata ha invaso la zona arrivando quasi a sovrastare l’attrezzatura già posizionata.

Il progetto dell’Arcipelago dello Sport nasce nel 2015 durante il primo mandato della Giunta Pezzetto. L’assessore di riferimento era Sergio Orso, ma il nome è stato pensato e voluto solo pochi mesi fa grazie all’idea di Vanni Crisapulli. L’Arcipelago è stato realizzato dalla Cuorgnè srl, appunto, per un importo di spesa pari a 150 mila euro quale parziale opera compensativa alla costruzione di tre centraline idroelettriche lungo il corso del torrente Orco. L’idea di realizzare l’area era però nata durante la campagna elettorale ed era legata alla necessità di una riqualificazione di una zona ormai abbandonata all’ingresso della città, con l’intento di renderla fruibile per attività sportive e relax.

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