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30 Agosto 2017 - 14:15
Per l’addio a Gianpiero Mattioda, sabato scorso, nell’antica chiesa di San Dalmazzo, c’era tutto il mondo dell’imprenditoria e della politica piemontese.
Circa un migliaio le persone che hanno voluto essere presenti ai funerali celebrati da don Renato Casetta e don Angelo Bianchi, e poi stringersi in un abbraccio alla moglie Cinzia, al figlio Michele, alle sorelle Patrizia e Manuela, all’anziana madre Elda.
C’erano tanti sindaci canavesani come Beppe Pezzetto di Cuorgnè, Pasquale Mazza di Castellamonte, Alberto Rostagno di Rivarolo e Luigi Ricca di Bollengo. Ma anche gli ex senatori Eugenio Bozzello Verole, Gianfranco Morgando e Andrea Fluttero. Presenti anche Davide Gariglio, segretario regionale del Pd, e Alberto Avetta, presidente regionale Anci. Tra gli amici, l’imprenditore Giovanni Desiderio.
“Quando ho appreso la notizia, per me è stato un pugno allo stomaco - spiega Beppe Pezzetto, sindaco di Cuorgnè -. A Cuorgnè viene a mancare una figura che aveva ben salde le radici nel proprio Canavese e che credeva nella possibilità di rilancio del nostro territorio. L’imprenditoria perde un importante riferimento, ma adesso è il momento del dolore e di stringersi intorno alla famiglia, una grande famiglia a cui vanno le mie più sentite condoglianze”.
Alberto Avetta, presidente regionale Anci e sindaco di Cossano Canavese, aggiunge: “Gianpiero Mattioda è stato un imprenditore ostinatamente legato alle sue radici canavesane. Ogni sua iniziativa imprenditoriale considerava l’interesse del territorio; aveva a cuore il futuro del Canavese e al Canavese mancherà molto. Il nostro pensiero ora è rivolto alla famiglia”.
“La notizia ha scosso il Canavese e non solo perchè Gianpiero Mattioda era conosciuto ovunque - commenta Alberto Rostagno, primo cittadino di Rivarolo Canavese - . Mattioda aveva raccolto, insieme alle sorelle, l’eredità del padre Enzo e nonostante i periodi difficili è riuscito a lavorare molto per il territorio. A nome della città di Rivarolo alla famiglia va tutto l’affetto”. Pasquale Mazza, sindaco di Castellamonte, si dice “dispiacuto perché perdiamo uno dei migliori imprenditori canavesani”. Luigi Ricca, sindaco di Bollengo, aggiunge: “Gianpiero Mattioda ha saputo portare avanti con lo stesso stile e competenza il lavoro del papà Enzo con il quale ero più amico. L’ultimo ricordo che ho di Gianpiero risale al giugno scorso quando ci siamo trovati seduti al tavolo di lavoro istituito sotto la regia di Confindustria Canavese per redigere il piano di sviluppo del Canavese. Facevamo parte della commissione che si occupa delle insfrastrutture e ci siamo trovati immediatamente in sintonia su alcune decisioni: su tutte l’idea di valorizzare in Canavese i collegamenti stradali per linee orizzontali”. Cordoglio è stato espresso anche da Andrea Fluttero, senatore ed ex sindaco di Chivasso: “Era un amico, oltre che un giovane imprenditore della storica famiglia di costruttori canavesani”.
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