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01 Luglio 2016 - 14:47
carabinieri (foto d'archivio)
Gli incassi delle stazioni sciistiche delle più note località di Piemonte e Valle d'Aosta erano il loro bottino preferito. I carabinieri di Borgo San Dalmazzo e Cuneo hanno smantellato una banda di albanesi. L'operazione 'Alba bianca', come è stata ribattezzata perché la gang agiva sempre alle prime luci del giorno, ha portato all'arresto di quattordici persone tra i 19 e i 37 anni. Sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a furti e rapine, detenzione illegale di armi e sfruttamento della prostituzione.
Le indagini hanno permesso di attribuire alla banda una sessantina di colpi, e di recuperare refurtiva per oltre 300mila euro, tra cui nove auto di grossa cilindrata e preziosi orologi.
I malviventi di giorno si fingevano sciatori, in modo da studiare da vicino i colpi da mettere a segno. Quattro degli arrestati, sfuggiti a un primo blitz dei carabinieri, sono stati fermati al porto di Brindisi mentre cercavano di imbarcarsi su una nave per l'Albania.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, alcuni membri della banda sono responsabili, tra l'altro, del furto della cassaforte della Monterosaski: rubata nella notte tra il 27 e il 28 agosto del 2015 da quattro persone, conteneva 60.000 euro. Era stata portata via dagli uffici di Ayas con un pick-up dell'azienda e trovata pochi giorni dopo, aperta e abbandonata nel greto del torrente Evancon. Il veicolo era invece stato rinvenuto a Montjovet, sotto il cavalcavia dell'autostrada.
Con modalità analoghe, il 5 settembre era stata rubata la cassaforte della Pila spa negli uffici di Aosta, all'arrivo della telecabina. Il bottino in quel caso era stato di 10.000 euro. I ladri si erano inoltre impossessati di pick-up di proprietà del gestore degli impianti di risalita.
Altri colpi, riferiscono i carabinieri, sono stati messi a segno a Saint-Vincent, Chatillon, Cogne, Gressoney, Brusson e in diverse abitazioni della Valle d'Aosta. All'indagine hanno partecipato anche i carabinieri del gruppo di Aosta, che nelle settimane scorse hanno contribuito all'identificazione di alcuni degli arrestati e dei loro fiancheggiatori, oltre al recupero di parte della refurtiva e di alcune auto rubate.
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