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ALBA. Gianmaria Testa: folla commossa per l'ultimo saluto

Un cielo grigio, e carico di pioggia, ha accolto nella piazza del duomo di Alba il corteo funebre di Gianmaria Testa, il cantautore cuneese morto mercoledì a soli 57 anni. La pioggia non ha però fermato la gente, quella comune: in tanti questa mattina hanno reso un ultimo tributo al chansonnier che, con le sue canzoni, ha interpretato lo spirito della terra di Langa e del Piemonte.

Le esequie funebri sono celebrate da don Luigi Ciotti. Tante le personalità presenti in cattedrale, dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, accompagnato dagli assessori Antonella Parigi e Alberto Valmaggia, al sindaco di Alba, Maurizio Marello. In cattedrale anche Marco Revelli, figlio dello scrittore Nuto, e tante figure del mondo artistico, da Erri De Luca a Paolo Rossi.

Per la giornata, il Comune di Alba ha proclamato il lutto cittadino.

Considerato lo chansonnier degli ultimi, dei poveri e dei migranti, i temi affrontati nelle sue canzoni, nell'omelia don Ciotti ha ringraziato Testa. "Con le tue canzoni ci hai aiutato a restare umani - ha detto il sacerdote -, hai difeso la dignità degli ultimi e hai prestato la tua voce ai poveri cristi. Come diceva Erri De Luca, eri un 'uomo a vapore'", ha aggiunto riferendosi al passato da ferroviere dell'artista.

"Ciao Gianmaria, eri un uomo schivo, gentile, pieno di dubbi - lo ha salutato don Ciotti al termine dell'omelia -. Hai cantato gli ultimi, ci hai aiutato ad alzare la testa. Continua a suonare e a cantare, noi continueremo a sentirti uno di noi".

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