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Cronaca

Assalto esplosivo al bancomat nella notte a Bruino, colpo fallito e ladri in fuga

Colpo fallito nel Torinese, è il sesto tentativo del mese: indagano i carabinieri

Assalto esplosivo

Assalto esplosivo al bancomat nella notte a Bruino, colpo fallito e ladri in fuga

Un boato nel cuore della notte, poi la fuga a tutta velocità. È fallito il tentato assalto a uno sportello bancomat avvenuto intorno alle 3 del mattino in piazza Municipio a Bruino, nel Torinese. I malviventi, entrati in azione con l’uso di esplosivo, sono scappati prima di riuscire a portare via il denaro, abbandonando la scena all’arrivo dei carabinieri. Nessuna persona è rimasta ferita.

Secondo quanto ricostruito, i ladri avevano il volto coperto e si sono dati alla fuga a bordo di un’auto di grossa cilindrata, facendo perdere rapidamente le proprie tracce. L’intervento tempestivo di una pattuglia ha interrotto l’azione, evitando che il colpo andasse a segno, ma lasciando dietro di sé danni evidenti allo sportello automatico.

Per colpire il bancomat sarebbe stata utilizzata la cosiddetta tecnica della “marmotta”, una modalità ormai tristemente nota alle forze dell’ordine. Prevede l’inserimento di una carica esplosiva all’interno dello sportello per provocarne la deflagrazione e consentire l’accesso al denaro contenuto nella cassaforte. Una tecnica ad alto rischio, sia per chi la utilizza sia per l’incolumità pubblica, che nelle ultime settimane è tornata a diffondersi con preoccupante frequenza.

Quello di Bruino rappresenta infatti il sesto tentativo di assalto a un bancomat nel solo mese di dicembre nel Torinese. Un dato che conferma una escalation di episodi analoghi sul territorio, concentrati soprattutto nelle ore notturne e in contesti urbani periferici o di piccole dimensioni.

Già tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre si erano registrati colpi simili in altre aree del Piemonte. I primi episodi erano stati segnalati a Lagnasco, nel Cuneese, per poi estendersi anche alla provincia di Torino, con assalti o tentativi a Carmagnola, Volvera e Piscina. In diversi casi, dopo l’esplosione, i malviventi erano riusciti ad asportare ingenti somme di denaro, lasciando dietro di sé danni strutturali e allarme tra i residenti.

La stessa tecnica è stata utilizzata anche nel Novarese, con episodi a Cerano, Trecate e Cressa, oltre ad alcuni colpi messi a segno nel basso Piemonte, tra le province di Alessandria e Cuneo. Un fenomeno che appare diffuso e organizzato, anche se resta da chiarire se dietro i vari episodi vi sia un’unica regia o più gruppi criminali attivi in parallelo.

Su questo aspetto sono ora concentrate le indagini. Gli inquirenti stanno lavorando per verificare eventuali collegamenti tra i diversi assalti, analizzando modalità operative, tempistiche e mezzi utilizzati. L’obiettivo è capire se si tratti di una batteria itinerante specializzata negli assalti esplosivi o di più bande che agiscono con tecniche simili, sfruttando le stesse vulnerabilità.

Per quanto riguarda l’episodio di Bruino, l’indagine è affidata ai carabinieri della compagnia di Venaria Reale, che stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza, raccogliendo testimonianze e analizzando i residui dell’esplosione per risalire al tipo di materiale utilizzato.

L’ennesimo tentativo fallito riaccende l’attenzione su un fenomeno che continua a destare preoccupazione tra amministrazioni locali e cittadini. Colpi rapidi, violenti, spesso messi in atto in pochi minuti, che trasformano bancomat e piazze in bersagli notturni, lasciando dietro di sé una scia di danni e insicurezza.

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