Una frana ha imposto la chiusura temporanea della strada provinciale SP197 nel tratto Viù – Colle San Giovanni, nelle Valli di Lanzo. La segnalazione è arrivata nella tarda mattinata di oggi, 28 dicembre 2025, e ha fatto immediatamente scattare l’allarme per la viabilità in un’area già sotto osservazione per le condizioni meteo e nivologiche degli ultimi giorni.
A dare notizia dell’interruzione è stato Andrea Vuolo, attraverso la pagina Facebook Meteo in Piemonte, con un aggiornamento diffuso alle 12:45. «Si segnala, causa frana, la temporanea chiusura della strada SP197 nel tratto Viù - Colle San Giovanni, nelle valli di Lanzo. Seguiranno aggiornamenti dettagliati sui canali ufficiali di Città metropolitana di Torino», ha scritto, invitando a prestare la massima attenzione e a seguire solo le comunicazioni ufficiali per gli sviluppi sulla riapertura.
L’episodio si inserisce in un contesto già segnalato come critico nei giorni precedenti. Proprio Andrea Vuolo, nei suoi aggiornamenti meteo, aveva richiamato l’attenzione su una combinazione particolarmente delicata per le montagne piemontesi: abbondante neve al suolo, rialzo termico marcato e conseguente instabilità. In un post diffuso alla vigilia del weekend aveva avvertito: «Conclusa definitivamente questa lunga fase perturbata, sul Piemonte ci attende ora un fine settimana soleggiato e caratterizzato dal deciso rinforzo dell’alta pressione», spiegando come l’afflusso di aria molto mite in quota avrebbe portato a un sensibile aumento delle temperature, soprattutto in montagna.
Secondo l’analisi condivisa, lo zero termico avrebbe potuto spingersi oltre i 3.200 metri di quota tra Valle d’Aosta e alto Piemonte, con temperature massime in grado di superare i 10 gradi a 1.500 metri. Un quadro che, unito agli importanti accumuli di neve, avrebbe mantenuto elevato il pericolo valanghe su gran parte dell’arco alpino occidentale e sud-occidentale della regione.
Nel dettaglio, AINEVA aveva segnalato un livello 4-FORTE su una scala di 5 in diverse aree, dal Monregalese all’alto Canavese. «Sulle Alpi occidentali, con neve fresca e vento da moderato a forte proveniente dai quadranti orientali, si sono formati accumuli di neve ventata in parte spessi», si leggeva nell’avviso, che individuava come punti più pericolosi le zone in prossimità delle creste, le conche, i canaloni e i cambi di pendenza.
L’allerta parlava chiaro anche sui rischi per le persone. «Già un singolo appassionato di sport invernali può in molti punti provocare il distacco di valanghe, anche di grandi dimensioni. Sono possibili valanghe spontanee di medie e di grandi dimensioni», con un’attenzione particolare ai pendii ombreggiati ripidi, dove il distacco poteva avvenire anche nella neve vecchia. Non a caso, le escursioni sciistiche in zone ripide venivano esplicitamente sconsigliate.
La frana che ha interessato la SP197 sembra dunque confermare un quadro di fragilità già evidenziato nei giorni scorsi, in un periodo in cui il rapido alternarsi di perturbazioni, neve e temperature anomale sta mettendo sotto pressione versanti e infrastrutture alpine. Al momento non sono state diffuse informazioni su eventuali tempi di riapertura, né sull’entità del cedimento.
Per aggiornamenti ufficiali sulla viabilità resta fondamentale fare riferimento ai canali della Città metropolitana di Torino, mentre l’invito per automobilisti e residenti è alla prudenza, evitando spostamenti non necessari nelle aree interessate e rispettando le chiusure disposte.