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Cronaca
23 Dicembre 2025 - 09:32
Canavese, quattro chili di hashish nascosti in casa: un controllo stradale porta all’arresto di padre e figlio
Un controllo di routine lungo una strada provinciale del Canavese si è trasformato in un’operazione antidroga che ha portato all’arresto di padre e figlio e al sequestro di quattro chili di hashish. È successo nel pomeriggio di giovedì 18 dicembre, quando i carabinieri del Radiomobile di Ivrea hanno fermato un ventenne, residente in un comune a pochi chilometri da Ivrea, mentre percorreva la strada provinciale 222, all’altezza di Parella, a bordo di un’utilitaria.
Erano circa le tre del pomeriggio quando i militari hanno deciso di effettuare un controllo più approfondito sul veicolo. Durante le verifiche, il giovane ha iniziato a manifestare un atteggiamento particolarmente nervoso e infastidito, un comportamento che ha immediatamente attirato l’attenzione della pattuglia. Un segnale che ha spinto i carabinieri a sospettare la presenza di sostanza stupefacente, non all’interno dell’auto ma presso l’abitazione del ragazzo.
Da qui la decisione di procedere con una perquisizione d’iniziativa al domicilio del ventenne, condiviso con il padre, presente in casa al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine. All’interno dell’alloggio, i militari hanno rinvenuto un quantitativo ingente di droga, nascosto in più punti dell’appartamento. Lo stupefacente era occultato in soggiorno, in un armadio sul balcone e persino all’interno di un forno a microonde, a conferma di un tentativo accurato di nascondere la sostanza.

In totale sono stati sequestrati circa quattro chilogrammi di hashish, già suddivisi in decine di panetti, per un quantitativo corrispondente a migliaia di dosi destinate allo spaccio. Un ritrovamento che ha fatto scattare immediatamente l’arresto dei due uomini, ritenuti gravemente indiziati, in concorso, di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Padre e figlio sono stati arrestati in flagranza di reato. Su richiesta del pubblico ministero della Procura di Ivrea, dopo la convalida degli arresti, per il figlio è stata disposta la misura degli arresti domiciliari. La posizione del padre resta ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.
L’operazione si inserisce in un quadro più ampio di intensificazione dei controlli sul territorio eporediese, messa in campo dai carabinieri per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e la commissione dei reati predatori. Un’attività mirata che punta a intercettare i canali di distribuzione locali e a colpire i depositi di droga prima che lo stupefacente finisca sul mercato.
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