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Cronaca

Vandalizzano un tavolo da ping pong nella notte: rabbia e segnalazioni al Comune

Sradicato e trascinato per strada un arredo pubblico tra via Cavagnolo e via Tasca, l’ennesimo gesto che colpisce il quartiere

Vandalizzano un tavolo

Vandalizzano un tavolo da ping pong nella notte: rabbia e segnalazioni al Comune

A qualcuno, nella notte, “prudevano le mani”. È successo nel quartiere Barriera di Milano, nel tratto compreso tra via Cavagnolo e via Tasca, dove un tavolo da ping pong installato per l’uso pubblico è stato sradicato, privato della rete e abbandonato poco più avanti, come se fosse un oggetto qualunque e non un bene della comunità.

L’episodio è avvenuto con ogni probabilità nelle ore notturne e porta ancora una volta alla luce un problema che nel quartiere si ripresenta ciclicamente: atti di vandalismo che non hanno nulla di simbolico o rivendicativo, ma solo il segno di una stupidità gratuita che danneggia tutti. Un gesto che non produce altro se non allarme, degrado e un senso crescente di insicurezza tra i residenti.

Il tavolo, pensato come spazio di aggregazione, soprattutto per giovani e famiglie, è stato divelto con forza, segno di un’azione deliberata. Non una bravata improvvisata, ma un atto che richiede tempo e determinazione, e che lascia dietro di sé solo danni e frustrazione. Ancora una volta, a pagare il prezzo sono i cittadini che quei servizi li utilizzano e li rispettano.

La segnalazione è stata immediata. Il caso è stato portato all’attenzione del presidente Valerio Lomanto, affinché potesse attivarsi con i tecnici competenti per rimettere in sicurezza l’area e ripristinare quanto distrutto. Un intervento necessario, ma che arriva sempre dopo, quando il danno è già stato fatto.

Sul caso è intervenuta anche la capogruppo di Fratelli d’Italia, che non nasconde l’indignazione: «Rimango sempre più basita dal comportamento di alcuni individui, i quali continuano a creare disordini e distruggere tutto ciò che dovrebbe essere al servizio della comunità». Parole che fotografano un sentimento diffuso nel quartiere, dove episodi simili rischiano di diventare normalità se non affrontati con decisione.

Il problema, ancora una volta, non è solo il singolo atto vandalico, ma il clima che questi gesti alimentano. La presenza di soggetti incapaci di divertirsi senza distruggere ciò che trovano davanti mina la fiducia nei luoghi pubblici e rende più fragile il tessuto urbano. Ogni arredo danneggiato è un passo indietro per il quartiere, ogni riparazione un costo che ricade sull’intera collettività.

Barriera di Milano si ritrova così, di nuovo, a fare i conti con un vandalismo che non lascia messaggi, ma solo macerie simboliche. E mentre si attende il ripristino del tavolo, resta una domanda aperta su come fermare chi, notte dopo notte, sembra voler cancellare ogni spazio condiviso.

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