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Cronaca

Malore in bici sulla provinciale 22 a Corio: ciclista contro il guardrail, è grave

L’uomo trasferito d’urgenza al Cto di Torino dopo l’intervento dell’eliambulanza del 118

Malore in bici sulla provinciale 22 a Corio: ciclista contro il guardrail, è grave

Malore in bici sulla provinciale 22 a Corio: ciclista contro il guardrail, è grave (foto di repertorio)

Un giro in bicicletta, nel tardo mattino alle porte di Corio, si è trasformato in una corsa contro il tempo. Erano da poco passate le 11 quando un uomo, in sella alla sua bici lungo la provinciale 22, ha improvvisamente perso il controllo del mezzo, tagliando una curva e finendo con violenza contro il guardrail. Una dinamica rapida, quasi incompatibile con un errore di guida, che ha subito fatto pensare a un malore improvviso.

A lanciare l’allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio che, notando il ciclista a terra, hanno immediatamente contattato i soccorsi. L’eliambulanza del 118 di Azienda Zero è atterrata pochi minuti dopo nei pressi della carreggiata. L’equipe ha stabilizzato l’uomo e disposto il trasferimento d’urgenza al Cto di Torino, dove è stato preso in carico dai medici del trauma center. Le prime valutazioni parlano di condizioni gravi, anche se sarà il quadro clinico delle prossime ore a indicare la reale estensione delle lesioni.

Gli accertamenti sono ancora in fase preliminare. Secondo quanto riferito dai sanitari e dalle prime osservazioni compiute sul posto, la perdita di controllo potrebbe essere stata innescata proprio da un malore, ipotesi compatibile con la traiettoria anomala e con l’assenza di altri veicoli coinvolti. Saranno gli esami strumentali e i rilievi tecnici a chiarire cosa sia accaduto nei secondi che precedono l’impatto contro la barriera laterale.

Il caso riporta l’attenzione sulla fragilità di chi si muove in bici sulle strade extraurbane, dove il margine d’errore è ridotto e ogni imprevisto si trasforma in rischio. Ma sottolinea anche l’importanza di ascoltare i segnali del corpo quando si pratica attività fisica, soprattutto nei mesi freddi e su percorsi che richiedono sforzo prolungato. In attesa di riscontri ufficiali, resta una certezza: la rapidità dei soccorsi ha permesso di contenere conseguenze che, in condizioni diverse, avrebbero potuto essere ancora più drammatiche.

Cto di Torino

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