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Cronaca
09 Dicembre 2025 - 13:22
Spaccata notturna a Druento, auto-ariete contro un negozio in centro: caccia alla banda
La vetrina è esplosa in un attimo, ridotta in schegge che hanno invaso la strada, e in pochi secondi gli scaffali sono stati svuotati. Druento si è svegliata così, con i segni inequivocabili della violenza di una spaccata messa a segno nella notte tra domenica e lunedì, quando una banda ha preso di mira il negozio PiùMe tra via Verdi e via Falcone. Una dinamica tanto rapida quanto devastante: l’ingresso sfondato con un’auto rubata, l’assalto fulmineo, la fuga nel buio.
Secondo la ricostruzione attualmente al vaglio degli investigatori, nella notte dell’8 dicembre 2025 i ladri hanno puntato il muso della vettura direttamente contro la grande vetrata del punto vendita, un esercizio specializzato in articoli per la cura della casa e della persona. L’urto ha abbattuto la barriera d’ingresso, permettendo ai malviventi di entrare e arraffare in pochissimi secondi ciò che avevano già evidentemente selezionato. Il bottino è ancora in fase di quantificazione, ma i segni lasciati nell’area raccontano un’azione eseguita con precisione: vetri ovunque, scaffali saccheggiati, il telaio della vetrina accartocciato.
Il contesto è quello di un incrocio centrale della città, dove la presenza di numerose attività e il transito costante fanno da contraltare alla vulnerabilità di negozi che espongono merce pronta all’asporto. La tipologia stessa del punto vendita, facilmente accessibile dalla strada e con prodotti di rotazione veloce, rappresenta un bersaglio frequente per chi sceglie la tecnica della spaccata, capace di coniugare velocità e danno strutturale.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri del Radiomobile di Venaria Reale, che nelle ultime ore stanno raccogliendo e analizzando ogni elemento utile. I militari stanno acquisendo le immagini di tutte le telecamere presenti nella zona, incluse quelle dei privati che possono aver ripreso fasi precedenti o successive al colpo. Altrettanto decisive potranno rivelarsi le registrazioni dei varchi elettronici dei Comuni confinanti, già richieste proprio per tracciare la rotta dell’auto utilizzata come ariete, risultata rubata, e capire quali spostamenti abbia compiuto prima e dopo l’impatto.
Un passaggio cruciale sarà la verifica di eventuali transiti sospetti nei minuti che hanno preceduto la spaccata: movimenti lenti, sopralluoghi, cambi di direzione anomali sono spesso il preludio a colpi preparati con attenzione. L’incrocio di immagini, orari e targhe può trasformarsi rapidamente in un quadro investigativo più definito, in grado di restringere il campo sui responsabili.
Il colpo riporta in primo piano una tecnica di furto che, anche nel Torinese, continua a mostrare la propria pericolosità. La velocità con cui viene eseguita una spaccata annulla quasi ogni possibilità di intervento immediato, mentre i danni arrecati ai commercianti risultano spesso ingenti: non solo la merce sottratta, ma soprattutto la distruzione delle strutture di accesso, con costi di riparazione che si sommano alle perdite. In questo contesto, la rete di videosorveglianza tra Comuni e l’integrazione dei sistemi di controllo — dai varchi ai circuiti privati — diventano oggi strumenti essenziali per individuare chi colpisce e prevenirne le repliche.
La sensazione, al momento, è che la banda sapesse perfettamente dove entrare e come uscire. A Druento resta una notte da dimenticare, ma anche un’indagine che potrebbe trovare presto riscontri concreti grazie alle tracce lasciate lungo il percorso di fuga.

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