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Cronaca
26 Novembre 2025 - 09:41
Arrestato in Piemonte un latitante italiano ricercato dal 2016
La fuga è finita in una sera qualunque, durante un normale controllo stradale. Un 33enne italiano, residente da tempo in Francia e ricercato da anni, è stato arrestato dai carabinieri di Masserano, nel Biellese. Su di lui pendeva una condanna definitiva del Tribunale di Torino per reati contro il patrimonio, risalente al 2016, mai scontata.
I militari lo hanno fermato nel corso di un controllo di routine. L’uomo, che si trovava in Italia da pochi giorni, ha mostrato documenti ritenuti sospetti dai carabinieri. Gli accertamenti sono scattati immediatamente e in pochi minuti è emersa la verità: a suo carico risultava un ordine di carcerazione per una pena residua di un anno di reclusione.
Il 33enne era riuscito a sottrarsi all’arresto stabilendosi oltreconfine, conducendo una vita apparentemente normale in Francia. Una strategia che gli aveva permesso di restare lontano dai radar almeno fino a questa settimana, quando la sua presenza a Masserano ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine.

Una volta accertata l’identità, i carabinieri lo hanno dichiarato in arresto e accompagnato nel carcere di Biella, dove sconterà la pena. Le autorità stanno ora verificando se il suo rientro in Italia fosse temporaneo o se l’uomo avesse deciso di trasferirsi nuovamente stabilmente nel Paese, valutando anche eventuali collegamenti con persone del territorio.
L’operazione, pur sviluppata nel contesto di un semplice controllo stradale, conferma l’importanza dell’attività quotidiana dei presidi territoriali dell’Arma, che spesso consente di intercettare soggetti sfuggiti per anni alla giustizia. Anche nel Biellese, dove i comuni piccoli e medi rappresentano la gran parte del tessuto urbano, lo scambio costante di informazioni tra comandi locali e centrali operative permette di individuare con precisione latitanti, persone sospette e individui già colpiti da provvedimenti penali.
Il caso del 33enne arrestato a Masserano ricorda come, nonostante il tempo trascorso, una condanna non scompaia e che il territorio, anche nelle sue aree più tranquille, possa diventare occasione di verifiche decisive per riportare alla giustizia chi tenta di sottrarsi alle proprie responsabilità.
L’uomo rimarrà ora detenuto a Biella, in attesa delle procedure formali legate all’esecuzione definitiva della condanna.
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