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Cronaca

Furti a ripetizione a Volpiano: blitz in pieno giorno e residenti in allarme

Tre incursioni in pochi giorni e una comunità che chiede telecamere e maggiori controlli

Furti a ripetizione a Volpiano: blitz in pieno giorno e residenti in allarme

Furti a ripetizione a Volpiano: blitz in pieno giorno e residenti in allarme

A Volpiano la paura non aspetta più il buio. In via Pavese  la sequenza di furti nelle ultime settimane si è trasformata in un’escalation che i residenti definiscono senza mezzi termini: “un assedio”.

Sabato 15 novembre, poco prima delle diciotto, una banda è entrata in una villetta a schiera al confine con i terreni agricoli. Hanno sfondato la porta, fatto scattare l’allarme, rovesciato un mobile a caccia di una cassaforte che non c’era e sono fuggiti scavalcando tra i campi. Un vicino, un ragazzo giovane, li ha sentiti. «Vai dentro», gli hanno intimato. 

Se fosse stato un colpo isolato, i residenti avrebbero forse parlato di un episodio spiacevole. Ma venerdì 21 novembre, alla stessa ora, la banda è tornata.

Stessa via, stessa fuga attraverso i campi, stavolta dentro una quadrifamiliare: due alloggi svaligiati passando dalle porte-finestre del balcone, tracce di fango e persino macchie di sangue. Gioielli, piccoli oggetti, quel poco che la fretta consente di arraffare. Due appartamenti su quattro abitati, ma nessuno ha sentito nulla. Solo i cani, raccontano, erano terrorizzati.

Poi è arrivato ieri, lunedì 24 novembre. Erano le nove del mattino, pieno giorno. La banda ha provato a rientrare nella prima casa. Hanno smontato il nottolino della serratura mentre la proprietaria era dentro. Lei ha iniziato a urlare. E loro sono scappati. Un’altra fuga, un’altra mattinata di paura.

Ladri

In via Pavese oggi si vive così: con gli occhi sulla strada, il telefono in mano e un gruppo WhatsApp che rimbalza foto di auto sospette. «Siamo tutti terrorizzati», raccontano. «Al minimo allarme ci guardiamo tra noi. Non è normale che siamo noi a doverci organizzare. Le telecamere non ci sono, quelle in rotonda sono finte. Le forze dell’ordine ci dicono che hanno una volante per tre comuni. Le tracce di sangue? Ormai deteriorate. Cosa possiamo fare? Puntare dei fari verso i campi? Non sappiamo quanto senso abbia, visto che vengono anche alle otto del mattino...».

La via è chiusa, sono una cinquantina di famiglie residenti. Ora parlano di una raccolta firme per chiedere almeno una telecamera all’ingresso.

La politica locale, intanto, si muove sui social.

Il consigliere comunale Giuseppe Medaglia ha pubblicato un post che sta girando in paese: «Attenzione, nuova ondata di furti e scippi a Volpiano! Questa mattina nuovo tentativo in via Pavese. Venerdì, alle 15, scippo in via Giuseppe Raimondo. La mancanza di videocamere incide notevolmente su questa escalation. Abbiamo sempre chiesto una rete di videosorveglianza, ma le nostre richieste sono cadute nel vuoto».

E qui torna il solito cortocircuito: cittadini che chiedono sicurezza, istituzioni che parlano di risorse limitate, consiglieri che denunciano inerzia. Nel mezzo, una strada chiusa dove le famiglie si stanno attrezzando da sole, sperando che la prossima volta – perché ormai nessuno finge più che non ce ne sarà un’altra – qualcuno arrivi in tempo.

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