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Inalpi Arena, la finale si ferma di nuovo: tifoso colto da malore

È il quarto episodio dall’inizio del torneo: cresce la preoccupazione

Inalpi Arena, la finale si ferma di nuovo: tifoso colto da malore

Alcaraz durante l'interruzione di gioco

C’era il tennis che prometteva scintille e poi, all’improvviso, il gelo. Alla Inalpi Arena di Torino la finale tra Sinner e Alcaraz era appena cominciata quando il boato del pubblico si è trasformato in un silenzio pesante: un altro spettatore si è sentito male. L’ennesimo. Troppi, ormai, come ha lasciato intendere in diretta Adriano Panatta, quasi incredulo di fronte a una sequenza che non somiglia più alla sfortuna.

Il match non aveva ancora trovato il suo ritmo quando l’arbitro ha fermato tutto. Sinner e Alcaraz immobili, racchetta in mano, a guardare verso gli spalti mentre i medici correvano. «È il quarto caso dall’inizio del torneo», ha ricordato la voce Rai Marco Fiocchetti. E quel numero pesa, soprattutto dopo la giornata nera del 10 novembre: due uomini morti nel giro di poche ore, un 70enne stroncato al Fan Village, un 78enne crollato prima di Musetti–Fritz e mai più tornato indietro.

Stasera, per lunghi minuti, la Inalpi Arena è rimasta sospesa. Nessun brusio, nessuna musica, solo quell’attesa che taglia l’aria quando la festa si spezza. I soccorsi hanno lavorato senza esitare, il pubblico tratteneva il fiato, i giocatori sembravano quasi rimpiccioliti dentro un palazzetto improvvisamente fragile.

Un’altra interruzione, un altro allarme. E la sensazione che qualcosa, in questa edizione delle Finals, stia raccontando più di un torneo: una fragilità collettiva che non si può più archiviare come incidente di percorso.

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