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25 Ottobre 2025 - 16:24
Un boato nel cuore della città, alle 3.30 della notte tra venerdì 24 e sabato 25 ottobre, ha svegliato Bra: ignoti hanno fatto saltare il bancomat della filiale Bpm in piazza Carlo Alberto. La deflagrazione ha provocato danni ingenti ma, per fortuna, non ci sono feriti. La scena racconta un’azione rapida e studiata, mentre le indagini puntano su una banda ben organizzata.
Intorno alle 3.30, in pieno centro, il bancomat della Bpm (ex Banca di Novara) è stato fatto esplodere con una miscela esplosiva. I responsabili, rimasti al momento senza volto, hanno aperto lo sportello automatico per accedere al contante e sono fuggiti subito dopo a bordo di un’auto, facendo perdere le proprie tracce.
La deflagrazione ha colpito la facciata dell’edificio e l’area circostante della centralissima piazza Carlo Alberto. Sul posto sono intervenuti gli artificieri per verificare l’assenza di altri ordigni e mettere in sicurezza la zona. Le operazioni di bonifica e i rilievi tecnici si sono protratti fino all’alba. Non si registrano feriti.
I rilievi sono affidati ai carabinieri della Compagnia di Bra, che stanno acquisendo i filmati delle telecamere di videosorveglianza per ricostruire l’arrivo e la fuga della banda. Considerata la rapidità e la precisione dell’azione, gli inquirenti ipotizzano un gruppo esperto. È in corso la quantificazione del denaro sottratto e si verificano possibili collegamenti con altri furti con esplosivo registrati nelle province limitrofe nelle ultime settimane.
Il sindaco Gianni Fogliato, insieme ai consiglieri comunali Lino Ferrero ed Ettore Sanino, ha raggiunto la filiale nelle prime ore del mattino per constatare i danni e seguire gli aggiornamenti sulle operazioni di messa in sicurezza.
Questo è il primo episodio di questo tipo registrato a Bra, città dove reati di tale portata sono poco frequenti. L’attacco è avvenuto in un fine settimana particolarmente vivace, segnato dal raduno dei produttori della Coldiretti e dall’incontro nazionale degli artigiani calzolai al Movicentro, con un significativo afflusso di visitatori. Un contesto che accende i riflettori sulla sicurezza urbana e sulla capacità delle forze dell’ordine di presidiare i punti sensibili.
Restano da chiarire l’entità del bottino, l’esatta composizione dell’esplosivo e l’eventuale rete di complici. Le prossime ore, con l’analisi dei filmati e degli elementi tecnici raccolti dagli artificieri, saranno decisive per tracciare il profilo della banda e stabilire se il colpo rientri in una serie di azioni analoghe che hanno interessato il territorio nelle ultime settimane.
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