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19 Ottobre 2025 - 11:16
Un vero e proprio arsenale pirotecnico nascosto in un cortile di Settimo Torinese. La Polizia di Stato ha sequestrato circa 560 chilogrammi di artifici pirotecnici illegali e denunciato un uomo di trent’anni, residente nell’hinterland torinese, per fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti. L’operazione, condotta dagli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Torino, è il frutto di un’attività info-investigativa mirata a contrastare il commercio clandestino di fuochi d’artificio.
Tutto è partito da una serie di segnalazioni di cittadini che avevano notato uno strano via vai nei pressi di uno stabile situato a Settimo Torinese. Le informazioni raccolte hanno portato gli investigatori a sospettare che l’uomo acquistasse grandi quantità di materiale esplodente per poi stoccarlo illegalmente presso l’abitazione dei nonni.
Durante un servizio di osservazione, i poliziotti hanno notato l’arrivo di un furgone che ha scaricato nel cortile una pedana colma di pacchi, ancora sigillati e avvolti nella pellicola. All’interno, gli agenti hanno trovato artifici pirotecnici di categoria F2 per un peso di 290 chili lordi. La perquisizione è poi proseguita nel garage adiacente, dove è stata scoperta una seconda pedana, anch’essa contenente materiale simile per un peso di 270 chili lordi. Tutta la merce era destinata al trentenne, che, secondo quanto accertato, aveva effettuato gli acquisti online.
Secondo la normativa vigente, la detenzione di fuochi d’artificio è consentita solo entro il limite dei 25 chilogrammi e deve comunque rispettare precisi standard di sicurezza. Superata tale soglia, la legge prevede l’obbligo di conservare il materiale in un deposito autorizzato con licenza prefettizia e specifiche caratteristiche antincendio e anti-esplosione. Nel caso di Settimo Torinese, la quantità rinvenuta — oltre venti volte superiore al limite consentito — avrebbe potuto rappresentare un rischio gravissimo per l’incolumità pubblica.
Il materiale pirotecnico, in gran parte costituito da razzi, batterie e petardi ad alta potenza, è stato posto sotto sequestro. Gli artificieri della Polizia hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area e a trasferire i fuochi in un deposito idoneo.
La Procura della Repubblica di Ivrea ha assunto la direzione delle indagini. Il procedimento penale si trova attualmente nella fase preliminare e, come previsto dalla legge, vige la presunzione di non colpevolezza nei confronti dell’indagato sino a sentenza definitiva.
L’operazione, sottolinea la Questura, si inserisce in una più ampia attività di controllo e prevenzione legata all’avvicinarsi del periodo natalizio, quando la vendita irregolare di materiale pirotecnico tende ad aumentare. Un fenomeno che, oltre a generare concorrenza sleale ai commercianti autorizzati, espone la popolazione a rischi altissimi: incidenti, incendi, esplosioni e, nei casi più gravi, perdita di vite umane.
Ancora una volta, l’intervento tempestivo degli agenti ha impedito che centinaia di chilogrammi di materiale esplosivo potessero finire nelle mani di venditori abusivi o circolare in contesti privi di controllo. Un’azione di prevenzione che, in un territorio densamente abitato come Settimo, ha probabilmente evitato una potenziale tragedia.
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