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Cronaca
19 Ottobre 2025 - 13:53
Ladri (immagine d'archivio)
È bastata una notte, tra venerdì e sabato, per risvegliare timori mai sopiti a Rondissone. Tra via XX Settembre e via Pietro Micca, un gruppo di ladri ha tentato di introdursi in diverse abitazioni: in due casi, nello stesso stabile, il colpo è riuscito, con oggetti di valore sottratti e danni lasciati alle spalle. Un episodio che scuote ancora una volta la fiducia dei residenti e rimette al centro il tema della sicurezza nei piccoli centri.
Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi hanno agito in rapida sequenza, sondando più ingressi nella stessa zona. In almeno due appartamenti dello stesso condominio sarebbero riusciti a entrare, portando via beni preziosi e provocando danneggiamenti. Il racconto di un residente sintetizza la tensione della notte: "Hanno provato ad aprire la porta, ma credo che si siano accorti delle telecamere e si siano allontanati. Subito dopo, però, sono andati in due alloggi del condominio di fronte, dove purtroppo hanno colpito davvero".
Il sindaco Antonio Magnone
Il vissuto dei cittadini è fatto di apprensione e pragmatismo. L’idea che i ladri abbiano desistito alla vista delle telecamere domestiche torna in più testimonianze, così come la sensazione che la banda avesse preso di mira un’area circoscritta, tra via XX Settembre e via Pietro Micca. La comunità si interroga su come rafforzare le difese senza cedere alla paura: strumenti di videosorveglianza privati, reti di vicinato, scelte prudenti nelle ore notturne.
Il sindaco di Rondissone, Antonio Magnone, ha confermato l’accaduto e il coordinamento con le forze dell’ordine: "I furti sono avvenuti nella notte, due nello stesso condominio. Sono in contatto con i Carabinieri per seguire gli sviluppi delle indagini e verificare se ci siano novità". La linea è quella della massima collaborazione, con l’auspicio di riscontri investigativi rapidi e di un presidio più visibile nelle ore più sensibili.
Non è la prima volta che il paese finisce nel mirino dei ladri. Negli anni scorsi episodi analoghi avevano già spinto i residenti a organizzare ronde cittadine e gruppi WhatsApp per segnalare persone o veicoli sospetti. Segnali di una comunità vigile, capace di attivarsi dal basso, ma anche della persistenza di un fenomeno che alterna fasi di quiete a improvvise impennate.
La richiesta che oggi torna con forza è duplice: rafforzare la videosorveglianza pubblica e incrementare i controlli notturni. Due leve ritenute decisive per dissuadere chi agisce nel buio e restituire serenità alle famiglie. È un equilibrio delicato tra prevenzione e percezione: investire in occhi elettronici e pattugliamenti può non azzerare i rischi, ma contribuisce a ridurne la portata e, soprattutto, a restituire fiducia nei luoghi in cui si vive.
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