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Cronaca

Multe record a San Maurizio: tre sanzionati per rifiuti abbandonati nei campi

Una ditta e due cittadini scoperti dopo un’indagine della Polizia locale. Dovranno anche ripulire l’area contaminata

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Multe record a San Maurizio: tre sanzionati per rifiuti abbandonati nei campi

Una discarica improvvisata tra i campi di San Maurizio Canavese è costata carissimo a tre trasgressori, individuati dopo un’indagine accurata condotta dalla Polizia locale. Una ditta e due cittadini del posto sono stati denunciati per abbandono di rifiuti e dovranno pagare multe per oltre 11 mila euro complessivi, oltre a farsi carico del ripristino dell’area inquinata.

L’operazione, coordinata dal comando guidato da Eliana Viale, ha preso avvio dopo alcune segnalazioni di rifiuti abbandonati in zone periferiche del territorio comunale. Sacchi di immondizia, materiali ingombranti e residui di lavorazione erano stati scaricati nei prati, lontano dalle strade principali e dagli occhi dei passanti. Gli agenti hanno avviato un’indagine incrociando rilievi fotografici, testimonianze e immagini di videosorveglianza, riuscendo a risalire con precisione ai responsabili.

Le sanzioni comminate sono pesanti: la ditta coinvolta dovrà pagare 6.850 euro per lo smaltimento illecito di rifiuti ingombranti non pericolosi, mentre i due cittadini privati dovranno versare 4.500 euro ciascuno. A questi importi si aggiunge l’obbligo di ripulire e bonificare l’area interessata, restituendola alle condizioni originarie. Un provvedimento che, oltre a punire il gesto, mira a responsabilizzare chi ha danneggiato l’ambiente.

Oltre alla sanzione amministrativa, per i tre è scattata anche una denuncia penale, come previsto dalle normative in materia ambientale. Dal mese di agosto, infatti, la legislazione è stata ulteriormente inasprita: chi viene sorpreso a gettare rifiuti dal veicolo rischia fino a 18 mila euro di multa e la sospensione della patente, mentre in caso di inquinamento in aree protette si può arrivare persino all’arresto.

Un elemento chiave per l’indagine è stato l’uso delle telecamere pubbliche e private, le cui immagini possono ora essere impiegate come prove dirette anche in assenza di contestazione immediata. Le riprese hanno permesso agli agenti di ricostruire con chiarezza i movimenti dei veicoli coinvolti e di identificare i responsabili del deposito abusivo.

L’episodio conferma la linea di tolleranza zero adottata dal Comune di San Maurizio contro ogni forma di inciviltà ambientale. L’Amministrazione comunale ha ribadito la volontà di sanzionare severamente chi inquina o danneggia il territorio, sottolineando come tali comportamenti non solo deturpino il paesaggio e contaminino il suolo, ma comportino anche costi di smaltimento aggiuntivi che, in assenza di colpevoli, gravano sull’intera collettività.

Il contrasto all’abbandono dei rifiuti resta una delle priorità dell’Amministrazione, che da anni collabora con la Polizia locale per monitorare le zone rurali e le strade secondarie, dove più spesso si registrano casi di scarichi illegali. La strategia combina controlli mirati, videosorveglianza e sensibilizzazione dei cittadini, in un equilibrio tra repressione e prevenzione.

Secondo quanto riferito dal comando, negli ultimi mesi le segnalazioni di abbandoni illeciti sono aumentate, ma cresce anche la collaborazione dei cittadini, che sempre più spesso forniscono informazioni utili e immagini alle autorità. Un segnale incoraggiante, che dimostra una maggiore consapevolezza ambientale da parte della comunità locale.

L’Amministrazione invita a non abbassare la guardia: i comportamenti scorretti di pochi rischiano di compromettere l’impegno di tanti. Ogni rifiuto gettato fuori posto, ogni scarico non autorizzato rappresenta un danno al territorio e alla salute pubblica. In un contesto come quello canavesano, dove la natura è ancora protagonista e il paesaggio rurale costituisce una risorsa identitaria, la tutela dell’ambiente non è solo un obbligo di legge, ma un dovere morale verso la collettività.

Il messaggio è chiaro: chi sporca paga. Ma più importante ancora è il richiamo alla responsabilità condivisa. Il rispetto delle regole e l’attenzione quotidiana possono evitare che episodi come questo si ripetano, preservando un patrimonio che appartiene a tutti.

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