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Cronaca

E' Asia Oddenino, 18 anni, la ragazza morta nell'incidente di Settimo Vittone

E' deceduta nel ribaltamento del Defender. Viaggiava con tre amici. Indagini sulle cause

E' Asia Oddenino, 18 anni, la ragazza morta nell'incidente di Settimo Vittone

E' Asia Oddenino, 18 anni, la ragazza morta nell'incidente di Settimo Vittone

Un viaggio tra amici, la strada provinciale che costeggia un canale e una notte qualunque trasformata in tragedia. Asia Oddenino, 18 anni compiuti ad agosto, è morta dopo che l’auto su cui viaggiava con altri tre ragazzi è finita fuori strada a Settimo Vittone, in provincia di Torino.

Il dolore corre tra Oulx, dove viveva con la famiglia, e le valli olimpiche da cui arrivavano gli amici: una comunità intera si ritrova sospesa tra incredulità e domande.

Inutile, purtroppo, la corsa in ospedale

Secondo le prime informazioni, i quattro giovani — originari di Oulx, Salbertrand e Sestriere — viaggiavano lungo la provinciale di Settimo Vittone a bordo di una Land Rover Defender. Per cause ancora da accertare, il conducente ha perso il controllo del mezzo: il fuoristrada è uscito dalla carreggiata e si è ribaltato, finendo lungo la scarpata che costeggia un canale. I ragazzi sono rimasti incastrati tra le lamiere. All’arrivo dei soccorsi, per Asia la situazione è apparsa da subito disperata. I sanitari hanno tentato più volte di rianimarla. La giovane è deceduta durante il trasporto verso l’ospedale di Ivrea, dove sono stati ricoverati anche i suoi amici.

Aveva appena iniziato la sua maggiore età, con quella promessa di futuro che si leggeva persino nella sua bio sui social: “Vivi una vita che ricorderai”. Viveva a Oulx con la famiglia; il padre è avvocato. Un profilo discreto, una frase che oggi suona come un congedo prematuro e che restituisce, più di molte parole, la misura della perdita.

I tre amici rimasti feriti sono ora all’ospedale di Ivrea: le loro condizioni non sono state dettagliate ufficialmente, ma risultano affidati alle cure dei medici. La dinamica dell’incidente è al vaglio: si cercherà di capire come il Defender abbia potuto sbandare su quel tratto, se a incidere siano stati un errore umano, la velocità, lo stato del fondo stradale o altri fattori. È il tempo della cautela e dei rilievi, non delle conclusioni affrettate.

C’è una costante che attraversa tragedie come questa: l’istante in cui l’ordinario si spezza. Strade provinciali, rientri notturni, l’energia di un gruppo di ragazzi e la fragilità che basta a capovolgere una vita. 

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