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Cronaca
27 Settembre 2025 - 10:22
Si masturba davanti ai bambini. E' successo a Torino
Oscenità in pieno giorno, davanti ai bambini. È quello che è successo a Barriera di Milano, quartiere torinese già segnato da anni di degrado e spaccio. Tra via Fossata e corso Venezia, accanto al parco Peccei e all’ex stabilimento ferroviario abbandonato, i residenti hanno assistito a una scena che ha lasciato tutti senza parole: un uomo completamente nudo che si masturbava in strada, sotto gli occhi dei passanti e, fatto ancora più grave, davanti ad alcuni minori del complesso ATC confinante. I bambini sono stati fatti rientrare in casa, ma l’indignazione e la rabbia dei residenti non si sono potute chiudere a chiave.
La chiamata alle forze dell’ordine è stata immediata. Polizia di Stato ed Esercito sono intervenuti in pochi minuti, identificando l’uomo e portandolo via, dopo aver ascoltato gli abitanti, ormai allo stremo. Ma chi vive in questo quartiere lo sa bene: non si tratta di un episodio isolato. È solo l’ennesimo tassello di un mosaico di degrado che da troppo tempo viene ignorato. Ogni giorno le stesse scene: tossicodipendenti che entrano ed escono dagli scheletri industriali, spacciatori che presidiano le strade, interi isolati che si trasformano in ghetti di illegalità.
A denunciare con forza quanto accaduto è stata Verangela Vera Marino, consigliera di Fratelli d’Italia nella Circoscrizione 6, che ha affidato ai social un racconto carico di indignazione. «È assurdo» – ha scritto – «che strutture come l’ex stabilimento ferroviario e l’ex Gondrand siano state abbandonate a se stesse, diventando baraccopoli abusive in mano a spacciatori e tossicodipendenti. E intanto a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini onesti, costretti a vivere accanto a questi ghetti dell’illegalità».
Non solo. Secondo Marino, persino all’interno del complesso ATC sono state collocate persone già note alle forze dell’ordine, con il risultato di attirare traffici e presenze pericolose. Una miscela esplosiva che alimenta un circolo vizioso di degrado e paura. «Ringraziamo le forze dell’ordine per la loro rapidità» – ha aggiunto – «ma senza una volontà politica vera e senza opere di riqualificazione, continueremo a convivere con queste vergognose situazioni. Le istituzioni hanno abbandonato interi quartieri, condannandoli a marcire nell’illegalità».
Basta guardarsi intorno per capire che i proclami sulla Torino “europea”, capitale della cultura e della rigenerazione urbana, suonano come una beffa. Nelle strade di Barriera di Milano si vedono solo scale condominiali trasformate in bivacchi, piazze dominate dallo spaccio, risse improvvise, sporcizia e paura. E adesso persino atti osceni sotto gli occhi dei bambini.
Barriera è il simbolo di una città che da un lato inaugura eventi patinati e grandi progetti, dall’altro lascia i suoi quartieri popolari in balia del degrado. Una contraddizione feroce che mina la fiducia dei cittadini e rende insopportabile la vita quotidiana. «Chi vive onestamente è esasperato», denuncia Marino. «Non possiamo continuare a parlare di riqualificazione mentre lasciamo che interi pezzi di città diventino ghetti».
Insomma, a Barriera di Milano non servono più slogan, né convegni, né fotografie da passerella. Servono interventi concreti, decisioni forti e coraggio politico. Perché finché le famiglie saranno costrette a chiudere in casa i propri figli per non farli assistere a scene oscene in strada, parlare di “Torino europea” non sarà altro che un insulto.
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