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27 Settembre 2025 - 11:51
Massacrato a coltellate in strada: San Salvario sprofonda nel sangue della notte
Una decina di fendenti inferti con un’arma da taglio, con ogni probabilità un coltello da cucina, al termine di una lite scoppiata per motivi legati alla droga. È la scena di violenza che si è consumata due notti fa in via Ugo Foscolo, all’angolo con via Madama Cristina, nel cuore del quartiere San Salvario a Torino. Erano da poco passate le tre del mattino quando un uomo di 30 anni, cittadino senegalese, è stato accerchiato e aggredito da tre italiani.
Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo lo avrebbe avvicinato con l’intenzione di acquistare sostanze stupefacenti. La trattativa, però, sarebbe degenerata in una colluttazione. Nel giro di pochi secondi la discussione si è trasformata in un pestaggio feroce: la vittima è stata colpita con numerose coltellate, dirette all’addome, al collo e persino all’orecchio, segni evidenti della furia cieca dei suoi aggressori.
Le urla hanno svegliato diversi residenti della zona, che hanno subito allertato il 118 e le forze dell’ordine. I sanitari hanno prestato i primi soccorsi in strada, mentre le volanti della polizia, coordinate dalla dirigente Edvige Strina, si sono messe immediatamente sulle tracce del commando responsabile dell’assalto. La caccia all’uomo si è conclusa nel giro di poche ore con il fermo dei tre sospettati: per uno di loro l’accusa è di tentato omicidio, mentre gli altri due devono rispondere di rapina aggravata.
Durante l’aggressione, infatti, non si sono limitati a colpire con il coltello, ma hanno anche derubato il 30enne del suo cellulare. La vittima, già nota alle forze dell’ordine per precedenti legati allo spaccio e destinataria di un decreto di espulsione mai eseguito, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Molinette. I medici l’hanno sottoposta a cure immediate e, nonostante la gravità delle ferite, è stata dimessa con una prognosi di trenta giorni. Una circostanza che lascia intuire come, se i colpi avessero raggiunto zone vitali con maggiore precisione, l’esito avrebbe potuto essere tragico.
Gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti. Le indagini dovranno chiarire se quella notte i tre aggressori fossero realmente clienti in cerca di droga o se, al contrario, avessero pianificato fin dall’inizio una rapina, approfittando della vulnerabilità dello spacciatore. San Salvario, quartiere da anni al centro del dibattito sulla sicurezza cittadina, torna così sotto i riflettori per un episodio che riaccende le polemiche sulla gestione del fenomeno dello spaccio e sul livello di degrado che ancora segna alcune delle sue strade più frequentate, specialmente nelle ore notturne.
Intanto il 30enne senegalese, sopravvissuto a una vera e propria mattanza, dovrà affrontare un lungo percorso di cure e, parallelamente, le conseguenze dei suoi stessi guai giudiziari. La procura valuterà anche la sua posizione, mentre la polizia continua a raccogliere testimonianze e a esaminare le immagini delle telecamere presenti in zona, nel tentativo di chiudere il cerchio su un’aggressione che ha fatto tornare la paura tra i residenti.
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