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25 Settembre 2025 - 16:34
Barriera di Milano, Torino, degrado urbano, droga, sicurezza, microcriminalità, Fratelli d’Italia, Verangela Vera Marino, commercianti, Polizia di Stato
Altro che “percezione di insicurezza”. A Barriera di Milano a Torino la realtà parla chiaro: gli zombie della droga vagano indisturbati, trasformando le proprie auto in tane mobili, tra siringhe, degrado e atti di vandalismo. Non serve scomodare sociologi o commissioni di studio: basta farsi un giro di notte per capire che il quartiere è lasciato in balia del nulla.
A denunciare l’ennesimo episodio di ordinaria follia urbana è la consigliera circoscrizionale di Fratelli d’Italia, Verangela Vera Marino, che sui social ha raccontato quello che accade ogni giorno sotto gli occhi di chi ci abita davvero. Perché – sorpresa delle sorprese – la sicurezza non è una percezione, è una serranda che rischia di non rialzarsi più, un negoziante che vive nel terrore e un residente che deve fare da sceriffo al posto delle istituzioni.
L’episodio più clamoroso è avvenuto nella notte del 23 settembre in via Brandizzo 80, alle tre del mattino: tre balordi, descritti come di origine magrebina, hanno tentato un’azione criminale ai danni di un commerciante. Colpo sfumato solo grazie al coraggio di un residente che, svegliato dai rumori, ha fatto scappare i tre. Poi, in pochi minuti, è arrivata la Polizia di Stato che – va detto – ha fatto il suo lavoro raccogliendo testimonianze e avviando le ricerche. Peccato che nel frattempo al malcapitato negoziante restino i danni da pagare.
“Per qualcuno è percezione di sicurezza, per questo commerciante è la realtà di tutti i giorni”, ha scritto Marino, ricordando a chi governa la città che le statistiche sono comode da sbandierare nei salotti, ma in strada c’è ben altro. C’è la paura, c’è la rabbia e c’è la sensazione – più che fondata – di vivere in una zona dimenticata.
Marino, che è anche capogruppo di Fratelli d’Italia in circoscrizione, ha espresso “massima solidarietà e vicinanza al commerciante per quanto subito”. Ma la verità è che la solidarietà, da sola, non basta: servono risposte concrete, e invece arrivano solo proclami. Nel frattempo, i residenti si arrangiano come possono, i commercianti piangono i danni e gli zombie della notte continuano indisturbati la loro passeggiata.
Insomma, a Barriera di Milano non serve un dibattito sulla “percezione della sicurezza”. Serve sicurezza vera, fatta di controlli, di presenza costante delle forze dell’ordine e di politiche serie contro il degrado. Perché finché le istituzioni si limiteranno a parlare di “percezioni”, la realtà resterà questa: un quartiere ostaggio dei balordi.
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