Colpo grosso al carcere di Biella: scoperto contrabbando di droghe e tecnologia

Nella casa circondariale di Biella, la polizia penitenziaria ha effettuato un'importante operazione di sequestro, scoprendo uno smartwatch e della droga nascosti all'interno di un pacco destinato a un detenuto. Il controllo, effettuato con grande attenzione, ha svelato il tentativo di introdurre materiale illecito all'interno dell'istituto penitenziario, un'azione che mette ancora una volta in evidenza la crescente complessità del lavoro della polizia penitenziaria.

Il segretario nazionale del Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria (Sinappe), Raffaele Tuttolomondo, ha sottolineato le difficoltà quotidiane del personale impegnato nella sorveglianza. La situazione, infatti, evidenzia la necessità di un'attenta riflessione sulle condizioni di lavoro e sulle risorse disponibili, con il personale che continua comunque a garantire la sicurezza all'interno degli istituti nonostante le difficoltà.

Nel frattempo, sempre in Piemonte, il Tribunale di Cuneo ha condannato un giovane a cinque mesi di reclusione per aver lanciato palloni oltre il muro di cinta del carcere di Saluzzo. I palloni contenevano un vero e proprio arsenale tecnologico: 13 microcellulari, quattro smartphone, uno smartwatch, cinque chiavette USB, una micro SD, 12 micro SIM e 13 cavetti USB per ricaricare i dispositivi. L’incidente, risalente al luglio 2021, ha coinvolto anche una donna, identificata come la zia del giovane, che è stata anch’essa condannata a cinque mesi di reclusione con la condizionale. La vicenda sottolinea l’ingegnosità dei tentativi di contrabbando e la necessità di un monitoraggio sempre più rigido nelle strutture penitenziarie.

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