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Cronaca

Tonengo piange Mimi, anima del ristorante Moia. "Tei fam?"

Tonengo piange Romana "Mimi" Audino, la regina del Moia: custode di ricette, accoglienza e memoria; rosario domenica e funerali lunedì.

Tonengo piange Mimi, anima del ristorante Moia. "Tei fam?"

Tonengo piange Mimi, anima del ristorante Moia. "Tei fam?"

C’è un velo di tristezza che avvolge Tonengo e chiunque abbia varcato almeno una volta la porta del ristorante Moia. Una delle due colonne portanti della famiglia, Romana Audino, per tutti semplicemente Mimi, se n’è andata. Non era soltanto una cuoca, ma la custode di un patrimonio fatto di ricette, di gesti quotidiani e di sorrisi che hanno accompagnato intere generazioni di clienti e amici.

Il ristorante Moia è un pezzo di storia del paese. Nato e cresciuto come trattoria di campagna, è stato gestito per decenni dalle sorelle Audino, diventando un punto di riferimento non solo per gli abitanti di Tonengo, ma anche per chi arrivava da fuori provincia per assaporare la vera cucina piemontese. Dietro a quelle mura di pietra e legno si sono alternati antipasti abbondanti, agnolotti fatti in casa, fritti misti, bolliti e dolci tradizionali come il bunet o le pesche ripiene. Era un luogo dove il tempo sembrava scorrere più lentamente e dove ogni cliente era accolto come se fosse di famiglia.

ristorante mia

Mimi era la regina della cucina. Con le sue mani ha creato decine di ricette, ha insegnato a generazioni di giovani come cucinare con amore e ha custodito un sapere che oggi resta impresso nella memoria di chi l’ha conosciuta. Chiunque la ricordi non può non sentire ancora quella frase che era il suo marchio di fabbrica: “Tei fam?” — “Hai fame?”. Bastava quella domanda, pronunciata con semplicità e affetto, per far capire che al Moia non si veniva solo a mangiare, ma a sentirsi a casa.

La comunità di Tonengo e i tanti clienti affezionati avranno ora l’occasione di stringersi intorno alla famiglia. Il Santo Rosario verrà celebrato domenica alle 21, mentre i funerali si terranno lunedì alle 15 nella chiesa del paese, a pochi passi dal ristorante. Per permettere a tutti di dare l’ultimo saluto, l’attività resterà chiusa domenica sera e per tutta la giornata di lunedì.

Oggi, ricordando Mimi, non restano soltanto le lacrime, ma anche la gratitudine. Gratitudine per ogni piatto servito con amore, per ogni gesto generoso, per ogni volta in cui la cucina del Moia è diventata rifugio, conforto e festa.

"Ciao, Mimi - scrivono oggi sui social gli amici - Rimarrai per sempre nei racconti, nei sapori e nei cuori di chi ti ha conosciuta...".

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