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17 Settembre 2025 - 01:10
Vodka nelle bottigliette d’acqua: scoperto l’ennesimo trucco per vendere alcolici ai minorenni
Vodka travasata nelle bottigliette d’acqua e venduta come se nulla fosse. È questo l’escamotage scoperto a Nichelino, dove un minimarket del centro continuava a smerciare superalcolici ai minorenni e oltre l’orario consentito dall’ordinanza comunale, che vieta la vendita dopo le 20.30 per contrastare gli episodi di ubriachezza molesta e i disordini legati alla movida.
Il trucco era tanto semplice quanto pericoloso: vodka versata in bicchieri di plastica o travasata in bottigliette riciclate da acqua minerale, così da mascherare la vendita illegale. A smascherarlo, lo scorso venerdì sera, sono stati gli uomini della polizia locale e i carabinieri, impegnati in una serie di controlli sul territorio in concomitanza con la patronale di San Matteo. Quando gli agenti guidati dal comandante Giustino Goduti hanno fatto visita al negozio di via Torino, a due passi dal municipio, hanno trovato conferma dei sospetti: alcolici spacciati come semplici bibite.
Non è la prima volta che l’attività finisce nel mirino. Anzi, i precedenti sono numerosi: già sanzionata più volte per aver venduto alcol a giovanissimi, era stata costretta anche a periodi di chiusura forzata. Con quest’ultima, il conto delle serrande abbassate per decisione delle autorità sale a quattro.
Proprio a luglio, dallo stesso minimarket era partita la bottiglia che aveva ridotto in gravi condizioni una ragazza di 15 anni: la giovane, dopo aver bevuto vodka acquistata illegalmente, era collassata ed era stata ricoverata all’ospedale Santa Croce di Moncalieri. Solo la prontezza dell’amica che aveva dato l’allarme aveva evitato conseguenze peggiori.
Un episodio che aveva fatto discutere e che aveva acceso i riflettori su un fenomeno sempre più diffuso: quello dello “sballo a buon mercato”, con alcolici facilmente reperibili a prezzi bassi in esercizi poco attenti all’età dei clienti. Una pratica che mette a rischio la salute dei ragazzi e alimenta situazioni di degrado urbano.
Per il titolare è scattata una nuova segnalazione al Suap, lo Sportello Unico delle Attività produttive, che ora dovrà decidere se imporre l’ennesima chiusura. Una prospettiva che appare tutt’altro che remota, visto il comportamento recidivo.
La serata di controlli non si è limitata a questo episodio. Poco dopo, in via Massimo d’Azeglio, due giovani sono stati fermati mentre facevano esplodere grossi petardi all’incrocio con via IV Novembre. Anche per loro è scattata la sanzione prevista dal regolamento urbano, che vieta espressamente simili comportamenti pericolosi.
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