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Cronaca
16 Settembre 2025 - 11:06
Dopo dodici anni di latitanza, arrestato cittadino nigeriano al Frejus (immagine di repertorio)
È finita al valico del Fréjus la lunga latitanza di un cittadino nigeriano di 51 anni, ricercato da ben dodici anni. L’uomo, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Torino, è stato arrestato grazie a un’attività di controllo transfrontaliero condotta dalla Polizia di Stato italiana in collaborazione con le autorità francesi.
Il fermo è avvenuto nella giornata di ieri, quando l’uomo viaggiava a bordo di un treno TGV in ingresso sul territorio nazionale. Alla stazione di Oulx, gli agenti della Polizia di Frontiera di Bardonecchia hanno effettuato verifiche che hanno permesso di risalire alla sua identità. Una volta confermata la corrispondenza con il provvedimento giudiziario pendente, non ci sono stati dubbi: il 51enne è stato arrestato e accompagnato immediatamente in carcere.
Secondo quanto emerso, l’uomo deve scontare una pena residua di otto mesi di reclusione per la violazione della normativa sugli stupefacenti. Si tratta di una condanna risalente a oltre un decennio fa, mai eseguita perché il condannato era riuscito a rendersi irreperibile. Le indagini per rintracciarlo si erano arenate negli anni, fino all’episodio di ieri che ha consentito di chiudere il cerchio.
Il suo arresto rappresenta un risultato importante sia sul piano giudiziario sia su quello investigativo, perché dimostra come i controlli di frontiera – spesso considerati un passaggio formale – possano invece rivelarsi decisivi. In questo caso la collaborazione tra forze di polizia italiane e francesi ha permesso di intercettare un soggetto che da dodici anni sfuggiva all’esecuzione della pena.
Dopo le procedure di rito, l’uomo è stato trasferito alla casa circondariale di Torino, dove sconterà gli ultimi mesi di carcere previsti dalla sentenza. L’operazione conferma l’efficacia della cooperazione internazionale di polizia in materia di contrasto alla criminalità e alla latitanza.
Per l’uomo, che aveva sperato a lungo di evitare la detenzione, la fuga si è conclusa in modo improvviso in una stazione ferroviaria di montagna, a pochi chilometri dal confine.
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