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Cronaca

Strage sulle strade italiane, in un solo weekend morti due ragazzi in moto a Grandate e altre vittime da Cassino a Siracusa

Giovani travolti dalla passione per le due ruote, auto incendiate e incidenti mortali: una scia di sangue dal Nord al Sud

Strage sulle strade italiane

Strage sulle strade italiane (foto di repertorio)

Una strage di motociclisti ha segnato il fine settimana italiano, con sette giovani morti in incidenti sulle due ruote nell’arco di poche ore. Dalla Lombardia alla Sicilia, passando per la Liguria, la passione per le moto si è trasformata in tragedia, lasciando famiglie e comunità nel dolore.

Nel Comasco, poco prima di mezzanotte, hanno perso la vita Laerte Gauli, residente a Luisago e lavoratore in Svizzera, e Fabio Crescitelli, meccanico di Oltrona di San Mamette. I due ragazzi, amici e accomunati dall’amore per le moto, si sono scontrati in via Mantero a Grandate, un lungo rettilineo fiancheggiato da capannoni e spesso teatro di velocità sostenute. Laerte guidava una Kawasaki Ninja 600 nera, protagonista dei suoi post sui social, mentre Fabio era in sella a una TM Racing Enduro 125, foto del suo profilo.

Lo scontro frontale ha distrutto le moto e scaraventato i corpi a distanza. Gli amici presenti hanno dato subito l’allarme, ma i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso all’arrivo in ospedale. Un testimone, intervistato dal Tg3, ha dichiarato: «Da quello che ho capito si sono scontrati. L'altro ragazzo stava andando velocissimo, avendo una moto grossa, non ha visto il mio amico e si sono schiantati».

Sul posto vigili del fuoco e carabinieri di Cantù, chiamati a ricostruire la dinamica in un’area priva di telecamere. Una delle ipotesi è che i due stessero viaggiando in parallelo quando si sono toccati. Non risultano episodi noti di gare in zona, ma la strada si presta alla velocità. In mattinata, i genitori di Laerte hanno deposto un mazzo di fiori sul luogo dell’incidente. Il padre, con voce spezzata, lo ha ricordato come «un giovane bello e simpatico».

Nel Siracusano, la stessa mattina, un frontale tra due Kawasaki ha spezzato altre tre vite: un uomo e una donna di 39 e 33 anni, marito e moglie, genitori di un bambino di dieci anni, e un 40enne che viaggiava sull’altra moto.

Nel pomeriggio la tragedia si è spostata in Liguria: a Follo, nello Spezzino, un ragazzo di 19 anni e una ragazza di 18 sono morti sul colpo dopo essersi schiantati in moto contro il muro di una casa. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori.

Le morti in moto si sommano ad altre sciagure sulle strade italiane nello stesso weekend. A Cassino (Frosinone), un 19enne è rimasto intrappolato nell’auto che, dopo essersi schiantata contro un muretto lungo l’Appia, ha preso fuoco a pochi metri dalla sua abitazione. Sempre nel Frusinate, a Villa Santa Lucia, l’operaio Giuseppe Merisi, 37 anni, ha perso la vita finendo contro una quercia. A Terracina, nel Pontino, un giovane è deceduto in un frontale lungo il raccordo dell’Appia.

Il bilancio si aggrava anche al Nord: nel Veronese, un ciclista è morto sulla SP11 dopo essere stato travolto da un’auto che, durante un sorpasso, ha invaso la corsia opposta centrando altre due vetture.

Un bollettino di guerra che riaccende l’allarme sulla sicurezza stradale: in un solo fine settimana, oltre dieci vite spezzate in tutta Italia, con i giovani ancora una volta le principali vittime della strada.

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