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Cronaca

Carceri nel caos, l’allarme di Osapp: disordini, droga e aggressioni. “Servono interventi subito”

Ivrea, Torino e Alba: episodi critici e personale allo stremo, chiesto l’intervento del Ministero

Carceri nel caos, l’allarme di Osapp: disordini, droga e aggressioni. “Servono interventi subito”

Carceri nel caos, l’allarme di Osapp: disordini, droga e aggressioni. “Servono interventi subito” (immagine di repertorio)

Carceri nel caos, tra disordini, droga e aggressioni. È questa la fotografia che emerge dal distretto penitenziario di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, dove gli episodi di violenza e irregolarità sembrano ormai all’ordine del giorno.

Nel carcere di Ivrea, nei giorni scorsi, si sono verificati gravi disordini interni, contenuti a fatica da un personale di Polizia Penitenziaria ridotto allo stremo, costretto a turni massacranti per fronteggiare un clima sempre più ingestibile. Durante le perquisizioni è stato anche rinvenuto un telefono cellulare nella tasca di un detenuto, in palese violazione delle regole di sicurezza. Sempre a Ivrea, quattro agenti tirocinanti sono stati assegnati a una camera fatiscente, con condizioni così indecorose da spingerli a dormire a proprie spese in un alloggio esterno, una situazione che getta ombre pesanti sulla gestione interna.

A Torino la tensione non è minore. Nei pressi del padiglione C sono stati recuperati circa 100 grammi di hashish, lanciati dall’esterno all’interno dell’istituto dentro un calzino appesantito con pietre. Il pronto intervento della Polizia Penitenziaria ha impedito che la droga finisse nelle mani dei detenuti, ma l’episodio conferma la facilità con cui sostanze stupefacenti riescono ancora a penetrare nelle strutture.

Neppure il carcere di Alba è estraneo a episodi di violenza. Qui, un detenuto ha lanciato una sedia a rotelle dalle scale, colpendo in pieno un’ispettrice e costringendola a tre giorni di prognosi. Nonostante il gesto, l’uomo risulta ancora assegnato al lavoro interno, una circostanza che alimenta ulteriori polemiche sulla gestione dell’istituto.

Il quadro che emerge è quello di un sistema penitenziario in seria difficoltà, dove il sovraccarico di lavoro per gli agenti, le condizioni logistiche precarie e l’ingresso illecito di droga e telefoni si intrecciano a episodi di aggressione sempre più frequenti. Una spirale di criticità che, secondo il sindacato di categoria, rende urgente un intervento ministeriale e un cambio deciso nella gestione degli istituti più problematici, a cominciare da Ivrea e Alba, dove il caos sembra ormai senza sosta.

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