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Cronaca

Malore al volante sulla tangenziale nord: quattro veicoli coinvolti

Quattro veicoli coinvolti, elisoccorso in carreggiata, sessantenne rianimato e trasferito alle Molinette; code e riaperture progressive

Malore al volante

Malore al volante sulla tangenziale nord: quattro veicoli coinvolti

Un pomeriggio qualunque, quello di giovedì 28 agosto 2025, si è trasformato in una lunga coda di lamiere e sirene sulla tangenziale nord di Torino. Un improvviso malore al volante ha innescato un incidente che ha coinvolto quattro mezzi, fra cui due furgoni, nel tratto compreso tra Collegno e Rivoli, in direzione sud verso Savona–Piacenza, poco prima della diramazione per l’autostrada Torino–Bardonecchia–Frejus. La dinamica non è stata quella di un tamponamento classico dovuto a distrazione o velocità: la vera causa è stata il collasso del conducente sessantenne, colto da un arresto improvviso mentre era alla guida.

A trasformare la carreggiata in un vero teatro d’emergenza è stato l’arrivo dell’elisoccorso regionale di Azienda Zero, costretto ad atterrare direttamente sull’asfalto per portare assistenza immediata. Per consentire l’operazione, la tratta è stata chiusa in entrambe le direzioni, creando inevitabili code chilometriche e ricadute sulla viabilità locale. Sul posto gli agenti della polizia stradale di Torino–Settimo e gli ausiliari ITP hanno gestito la sicurezza e instradato il traffico, mentre i sanitari si concentravano sul sessantenne. Le condizioni dell’uomo sono apparse da subito gravissime: è stato sottoposto a manovre rianimatorie per diversi minuti, prima di essere stabilizzato quanto basta per il trasferimento d’urgenza alle Molinette in elicottero.

Il bilancio dello schianto parla di quattro veicoli danneggiati, fra cui due furgoni. Nonostante la complessità dell’impatto, non risultano altri feriti gravi: un dato che conferma come l’elemento scatenante non sia stata una manovra pericolosa, ma il malore che ha colpito il conducente. L’urto è stato comunque sufficiente a bloccare il flusso di traffico e a trasformare la tangenziale in un imbuto, con rallentamenti che hanno coinvolto anche i tratti di immissione verso la viabilità ordinaria di Collegno e Rivoli.

Solo dopo il decollo dell’elisoccorso la circolazione ha potuto riprendere, prima in direzione nord e successivamente in entrambe le carreggiate. Ma le code si sono trascinate a lungo, con disagi pesanti soprattutto per i pendolari e i mezzi pesanti in transito verso la Liguria e la Francia. Una chiusura onerosa per chi viaggiava, ma indispensabile per consentire ai soccorritori di operare in condizioni di sicurezza su una delle arterie più trafficate del Piemonte.

Il caso di oggi riporta all’attenzione un fenomeno spesso poco considerato: i malori al volante. Non sono incidenti dovuti a imprudenza o trasgressioni, ma eventi improvvisi che mettono a rischio chi guida e chi si trova accanto, senza margini di prevenzione immediata. Secondo i dati Aci-Istat, in Italia ogni anno decine di incidenti stradali sono riconducibili a cause mediche improvvise, spesso legate a patologie cardiovascolari. La prevenzione passa attraverso controlli regolari, soprattutto per chi trascorre molte ore al volante o ha già fattori di rischio.

In questo caso, la differenza l’hanno fatta la prontezza dei soccorsi e la rapidità con cui sono state applicate le procedure di emergenza. La scelta di far atterrare l’elicottero in carreggiata ha richiesto decisioni drastiche sulla viabilità, ma ha garantito l’accesso in tempi strettissimi a cure salvavita che altrimenti avrebbero richiesto minuti preziosi in più. È il segno di un sistema che, nonostante i disagi agli automobilisti, ha messo al centro la priorità: salvare una vita.

Il sessantenne resta ricoverato in condizioni critiche alle Molinette, mentre la polizia stradale prosegue i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica e verificare eventuali responsabilità collaterali legate alla gestione della marcia in seguito al malore. Per ora, però, il bilancio più importante non è quello dei danni ai mezzi o delle ore di coda, ma la constatazione che, anche in una situazione drammatica, la catena di soccorso ha funzionato.

Un pomeriggio di paura, insomma, che ha ricordato a tutti quanto fragile possa essere la normalità di un viaggio in auto e quanto fondamentale sia la prudenza. Perché non sempre l’incidente nasce da una distrazione o da una velocità eccessiva: talvolta basta un improvviso collasso per trasformare una strada di grande comunicazione in un campo di emergenza.

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