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Cronaca
22 Agosto 2025 - 10:15
Ladro di biciclette arrestato in un garage: sospetti su furti e risse in centro città
Una bicicletta di pregio, dal valore stimato attorno ai mille euro, è stata la scintilla che ha portato all’arresto di un uomo già noto alle forze dell’ordine e sospettato di diversi episodi criminali. Giovedì 22 agosto i Carabinieri di Alba hanno bloccato un tunisino di 29 anni, irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora, sorpreso all’interno del garage di un condominio mentre tentava di rubare la due ruote. L’intervento è scattato dopo una segnalazione al numero unico 112 da parte di un residente che aveva notato movimenti sospetti.
Il fermo non rappresenta però un episodio isolato, ma il tassello di un mosaico più ampio. Dagli accertamenti successivi, infatti, è emerso che l’uomo rientra tra i sospettati di una serie di furti che nelle scorse settimane hanno alimentato l’allarme tra i commercianti del centro cittadino. Nel mirino degli investigatori ci sono colpi messi a segno in una gioielleria e in due ristoranti, azioni che hanno destato particolare preoccupazione per la loro frequenza e per il danno economico subito dalle attività.
Ma non è tutto. Il 29enne sarebbe anche tra i possibili protagonisti di due risse avvenute nella zona della stazione ferroviaria, il 30 aprile e il 15 giugno. Due episodi violenti che avevano riportato sotto i riflettori la questione della sicurezza in un’area già considerata delicata. La Procura di Asti e i Carabinieri di Alba stanno lavorando per verificare le responsabilità effettive e incrociare le segnalazioni raccolte con testimonianze e immagini di videosorveglianza.
Il tribunale, in attesa di sviluppi, ha imposto al giovane il divieto di dimora ad Alba, una misura cautelare volta a contenere i rischi di recidiva e a tutelare la comunità. Una scelta che si inserisce in un quadro di attenzione crescente sulla microcriminalità, percepita dai cittadini come in aumento soprattutto nel centro storico e nelle aree adiacenti alla stazione.
La vicenda si innesta su un contesto già teso. Nelle settimane precedenti, l’escalation di furti aveva spinto l’amministrazione comunale a convocare una riunione straordinaria con l’associazione dei commercianti e i rappresentanti dell’Arma. In quell’occasione era stato deciso un rafforzamento dei servizi di presidio con il supporto dei militari del reggimento di Moncalieri, per aumentare la visibilità delle pattuglie e dare un segnale concreto di presenza sul territorio.
L’arresto del 22 agosto conferma l’efficacia di questa strategia, ma al tempo stesso evidenzia quanto sia fragile il confine tra sicurezza e percezione di insicurezza. Alba, città conosciuta per il suo tessuto commerciale e turistico, non può permettersi che episodi ripetuti di microcriminalità minino la fiducia di cittadini e visitatori. I furti nelle attività, le risse e i tentativi di intrusione nei condomini vanno a colpire non solo il portafoglio, ma anche la tranquillità quotidiana di chi vive e lavora nel centro cittadino.
I Carabinieri sottolineano l’importanza della collaborazione con i residenti: è stata proprio la prontezza di una segnalazione a rendere possibile l’arresto. Un segnale che conferma come la sicurezza urbana sia frutto non soltanto della presenza delle forze dell’ordine, ma anche della partecipazione attiva della comunità.
La posizione del 29enne resta ora al vaglio della magistratura, che dovrà stabilire se le ipotesi investigative troveranno conferma in sede processuale. Nel frattempo, l’episodio accende nuovamente i riflettori su un tema delicato: la gestione degli stranieri irregolari coinvolti in reati seriali, un argomento che alimenta il dibattito politico locale e nazionale.
Per Alba, il caso rappresenta un banco di prova. L’efficacia delle misure di presidio e la rapidità della risposta istituzionale saranno determinanti per rassicurare cittadini e commercianti. La città, simbolo delle eccellenze enogastronomiche piemontesi e polo turistico internazionale, non può permettersi di convivere con l’ombra di un degrado percepito che rischierebbe di incrinare la sua immagine.
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