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Cronaca

Nuova tragedia sulle strade del Cuneese: centauro 68enne perde la vita

L’elisoccorso non è bastato a salvarlo, decima vittima in moto dall’inizio dell’anno e 24esima in provincia

Nuova tragedia

Nuova tragedia sulle strade del Cuneese: centauro 68enne perde la vita

Un altro incidente mortale scuote la provincia di Cuneo. A Murazzano, nella mattinata di mercoledì 20 agosto, un motociclista di 68 anni ha perso la vita dopo essersi scontrato con un’auto. L’impatto è stato violentissimo e le condizioni dell’uomo sono apparse subito disperate. Sul posto sono arrivati in pochi minuti i sanitari del 118 con un’ambulanza e l’elisoccorso, ma nonostante i tentativi di rianimazione per il centauro non c’è stato nulla da fare.

Il bilancio della sicurezza stradale nella Granda continua così ad aggravarsi. Quella di Murazzano è la 24esima vittima della strada nel 2025 solo nella provincia di Cuneo. Un numero che impressiona se si considera che dieci di queste persone erano proprio motociclisti. Le due ruote, ancora una volta, si confermano tra i mezzi più fragili e a rischio, soprattutto nelle aree collinari e montane del Cuneese, dove curve strette e visibilità ridotta rendono ogni errore o imprevisto potenzialmente fatale.

Il mese di agosto, in particolare, si sta rivelando drammatico. Pochi giorni fa, lungo una provinciale del Monregalese, aveva perso la vita Matteo Di Modica, 38 anni di Mondovì. Sempre in questo mese era morto anche il 32enne Malin Mihai Fintina, autista romeno residente a Tarantasca, schiantatosi con la sua moto. E appena oltre i confini provinciali, sull’autostrada A21, lo scontro che ha tolto la vita a Giuseppe Criscenzo, 46 anni di Pocapaglia, ha allungato ulteriormente la lista delle croci sull’asfalto.

Gli incidenti che coinvolgono motociclisti non sono una novità per le strade cuneesi. Le campagne di sensibilizzazione sulla prudenza alla guida e sull’uso corretto dei dispositivi di sicurezza sembrano non bastare a frenare una sequenza che, anno dopo anno, si ripete con tragica costanza. Le statistiche parlano chiaro: i mesi estivi, con il maggior afflusso di motociclisti in collina e in montagna, coincidono con il picco di incidenti gravi.

Resta ora da chiarire la dinamica dello scontro di Murazzano. Le indagini dei carabinieri dovranno stabilire con precisione la responsabilità dell’accaduto, raccogliendo testimonianze e verificando la ricostruzione dei veicoli. Nel frattempo la comunità locale si stringe attorno ai familiari della vittima, colpiti da una perdita improvvisa e dolorosa.

La scia di sangue sulle strade del Cuneese impone una riflessione profonda. Non si tratta solo di fatalità: traffico in crescita, condizioni del manto stradale, comportamenti imprudenti alla guida e limiti di velocità spesso non rispettati concorrono a un mix pericoloso. Le istituzioni continuano a promuovere piani di sicurezza e controlli, ma ogni nuova tragedia dimostra che molto resta ancora da fare, soprattutto in termini di prevenzione e infrastrutture adeguate.

Intanto, sulle colline intorno a Murazzano, restano i segni di un’altra vita spezzata in sella a una moto. Un dramma che si aggiunge a una lunga serie e che alimenta la richiesta di maggiori interventi per garantire strade più sicure, prima che altre famiglie debbano vivere lo stesso incubo.

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