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Cronaca

Addio a Guido Costamagna, il fonico che ha fatto la storia dei palchi italiani

Se ne va a 60 anni “Big Talu”, tecnico del suono di Afterhours, Modena City Ramblers, Marlene Kuntz e Subsonica

 Guido Costamagn

Guido Costamagn

La scena musicale italiana perde una delle sue figure più riconosciute dietro le quinte. È morto a 60 anni Guido Costamagna, conosciuto da tutti come “Big Talu”, fonico cuneese che per decenni ha seguito da vicino alcuni dei gruppi più importanti della musica indipendente e rock nazionale.

Dagli Afterhours ai Modena City Ramblers, dai Marlene Kuntz ai Subsonica, passando per festival e locali storici come l’Hiroshima Mon Amour di Torino e l’Estragon di Bologna, il suo nome è sempre stato associato a professionalità, competenza e passione. Una carriera di oltre quarant’anni passata dietro ai mixer, ai palchi, alle tournée, diventando un punto di riferimento per intere generazioni di musicisti e tecnici.

Costamagna si è spento nella notte tra giovedì e venerdì, lasciando la moglie Mari e i figli Nicola e Agnese. I funerali sono stati fissati per domani alle 16 al tempio crematorio di Magliano Alpi, in provincia di Cuneo.

La notizia della sua scomparsa ha scosso profondamente il mondo della musica, dai club ai festival, dalle band emergenti a quelle affermate, tutte accomunate dal ricordo di chi ha saputo unire precisione tecnica e grande umanità.

Sulla loro pagina Facebook, i Subsonica hanno scritto: «Con il cuore a pezzi salutiamo un amico che ci ha lasciati questa notte. Talu, il Big Talu generoso, gioviale, sorridente tanto quanto professionale e efficiente che ha seguito con il suo service un lungo pezzo della nostra storia. Big Talu ha rappresentato, per il mondo della musica, un importante cambio di passo a Torino e in tutto il Piemonte, imprimendo una decisiva svolta di efficienza nel supporto tecnico per i concerti. È stato un maestro scrupoloso ma anche paterno per molti tecnici che devono a lui la passione per questo mestiere. Era serio e preciso, ma anche pronto a fare festa e a dimostrare la grandezza del suo cuore e la forza della sua amicizia. Siamo ancora increduli, abbracciamo Mari, Agnese, Ezio e Nicola che seguendo le orme del papà è diventato un grande professionista. Abbracciamo anche tutti i musicisti che si sentono disorientati come noi e come i nostri tecnici, dopo questa terribile notizia».

 

Anche gli Afterhours hanno dedicato un lungo ricordo, sottolineando quanto Talu sia stato parte integrante della loro storia: «Apprendiamo con dolore e sconcerto della scomparsa improvvisa di Guido Costamagna, che per noi tutti era semplicemente Talu. Il nostro primo tour con una produzione vera e propria al seguito, quello di Non è per sempre, nel 1999, lo facemmo con il suo service audio-luci. Da lì al 2009 la nostra collaborazione fu ininterrotta: i tour di Siam tre piccoli porcellin, Quello che non c’è, Ballate per piccole iene e I milanesi ammazzano il sabato li facemmo sempre con il suo supporto tecnico e logistico. Siamo cresciuti professionalmente insieme, un’avventura meravigliosa. Abbiamo vissuto insieme l’epopea del Tora! Tora!, il nostro festival itinerante all’inizio degli anni 2000, per il quale la partecipazione di Talu fu fondamentale per tutte e cinque le edizioni. Lo ricordiamo sempre con il sorriso sulle labbra e con un entusiasmo contagioso. Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi cari che abbracciamo forte. Talu era una persona speciale e rara e gli vogliamo e gli vorremo bene sempre».

 

Il vuoto lasciato da Guido “Big Talu” Costamagna è enorme. Per chi ha condiviso con lui palco, tour e fatiche, non era solo un tecnico del suono ma un pilastro umano e professionale che ha segnato la storia della musica live italiana.

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