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Cronaca
07 Agosto 2025 - 10:45
Non aveva più fatto ritorno. Era uscita con una scusa banale, come spesso accade tra adolescenti: «Vado a cercare una sigaretta». Ma quando le amiche non l’hanno vista tornare, qualcosa ha iniziato a non tornare. E a Bastia Mondovì, durante la festa del Carnevale estivo del 12 luglio, è successo quello che nessuno avrebbe mai voluto raccontare.
La Procura della Repubblica di Cuneo ha aperto un’inchiesta per presunta violenza sessuale di gruppo ai danni di una minorenne. I fatti, coperti dal massimo riserbo investigativo, sarebbero già stati ritenuti attendibili dalla magistratura, tanto da far scattare le indagini.
A occuparsi del caso sono i carabinieri, allertati quella sera stessa da un agente della polizia municipale, in servizio nell’area della festa. Sono state le amiche della ragazza a segnalare la sua assenza, preoccupate. L’agente, dopo essersi messo alla ricerca, ha ritrovato la giovane insieme ad alcune persone, ma qualcosa nel suo sguardo, nel tono di voce, nel linguaggio del corpo, ha fatto scattare il campanello d’allarme.
Da lì, il passo verso la denuncia è stato breve. Il giorno dopo, la ragazza si è presentata in caserma accompagnata dai genitori e ha raccontato tutto. Un racconto che, stando a fonti giudiziarie, non presenterebbe contraddizioni e avrebbe trovato riscontri iniziali.
L'episodio si sarebbe consumato dopo che la giovane si era allontanata dal suo gruppo di amiche, con cui era arrivata al Carnevale. Si parla di pochi minuti. Un vuoto. Un buco nero che ora gli inquirenti stanno cercando di colmare attraverso testimonianze, immagini, elementi oggettivi.
Secondo quanto trapelato, più persone sarebbero ora al vaglio degli inquirenti. La posizione di ciascuna sarà valutata con la massima attenzione. L’indagine è appena iniziata, ma l’ipotesi di reato è pesante: violenza sessuale di gruppo, uno dei reati più gravi previsti dal nostro ordinamento.
Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Ogni elemento raccolto verrà vagliato con cautela. Ma il sospetto – e la paura – è che ciò che è avvenuto durante quella sera sia solo la punta di un iceberg più profondo, più silenzioso, più diffuso di quanto si immagini. Le indagini sono in corso. E la comunità di Bastia Mondovì, oggi, è sotto shock.
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