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Cronaca

Detenuto tenta di soffocare agente a Torino

È la 22ª aggressione dall’inizio dell’anno: il poliziotto penitenziario è ricoverato al Maria Vittoria

Detenuto tenta di soffocare agente a Torino

Detenuto tenta di soffocare agente a Torino

«Questa mattina intorno alle 10,50 nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino si è consumata l’ennesima brutale aggressione ai danni di un agente della polizia penitenziaria, il 31/o ferito dall’inizio dell’anno nel solo carcere di Torino e la 22/a aggressione consumata in tale istituto». A riferire l’accaduto è l’Osapp, in una nota.

«Un detenuto straniero, già sottoposto al regime di sorveglianza particolare, recluso all’11/a sezione del padiglione B – viene spiegato –, ha attirato a sé l’agente di servizio per poi strattonarlo violentemente, sbatterlo contro il cancello della cella, graffiarlo al collo e tentare addirittura di soffocarlo. Solo grazie alla prontezza di riflessi e alla lucidità dell’operatore è stato evitato l’ennesimo dramma. L’agente è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino, dove si trova tuttora ricoverato per le cure del caso».

Carcere

«La situazione nelle carceri piemontesi e liguri è totalmente fuori controllo. Da Aosta, Ivrea a Sanremo, da Cuneo ad Alessandria, da Genova Marassi al Don Soria di Alessandria fino a Vercelli, il sistema penitenziario è totalmente al collasso», dichiara Leo Beneduci, segretario generale dell’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria.

«Nel distretto penitenziario del Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta – prosegue il sindacalista – a fronte degli evidenti segni di instabilità organizzativa di carceri, in cui detenuti sottoposti al regime dell’alta sicurezza riescono anche ad effettuare anche 30 telefonate al mese e in cui continuano a spadroneggiare, liberi di muoversi, i detenuti più violenti e pericolosi, accade che in luogo del necessario innalzamento dei livelli di attenzione e allarme, si assista a un durissimo inasprimento, anche per dissattenzioni irrilevanti, dei procedimenti disciplinari e delle relative sanzioni nei confronti del personale».

«Persino è accaduto che mediante il consiglio regionale di disciplina si sia arrivati a sanzionare il personale per la rivolta del 1 agosto 2024 all’istituto penale per Minorenni Ferrante Aporti di Torino, benché gli agenti avessero evitato con coraggio e sprezzo del pericolo una evasione di massa e nonostante che le cause di un evento di periodica ricorrenza fossero palesemente da ricondursi a problemi strutturali e di natura gestionale».

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