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Cronaca
28 Luglio 2025 - 15:46
ORE 18. E' terminato con il recupero del secondo alpinista l'intervento del soccorso alpino e speleologico piemontese e soccorso alpino della guardia di finanza sulla Cresta Signal, a 4.400 metri sopra Alagna Valsesia (Vercelli), sul Monte Rosa. L'uomo, bloccato da ieri con un altro alpinista, è stato condotto alla Capanna Margherita. Ora si trova al sicuro e al caldo del rifugio, e verrà riportato a valle non appena le condizioni meteo lo consentiranno. Al momento la zona continua a essere interessata da nebbia e nevischio, per cui non è possibile un'evacuazione tramite elicottero. Il primo alpinista è stato tratto in salvo dopo le 12,30 con l'Elisoccorso e trasportato in ospedale in codice verde; le condizioni meteo non avevano permesso il recupero immediato anche del suo compagno.
ALAGNA VALSESIA — Non è ancora finita. La montagna, questa volta, si è ripresa la scena e non concede sconti. Due alpinisti italiani, bloccati da ore sulla Cresta Signal del Monte Rosa, sono stati raggiunti nella tarda mattinata di oggi dalle squadre del Soccorso Alpino, ma solo uno dei due è stato finora recuperato con l’elicottero. L’altro si trova ancora in quota, a oltre 4.400 metri, con i tecnici del CNSAS che stanno cercando di condurlo in salvo verso la Capanna Margherita.
L’allarme è scattato domenica sera, poco dopo le 21, quando i due alpinisti hanno chiamato i soccorsi: erano in difficoltà, provati fisicamente, e non riuscivano più a proseguire. Troppo pericoloso scendere, impossibile andare avanti. Il tempo era già virato al peggio: nevischio, vento e visibilità zero, condizioni che hanno reso da subito impossibile un intervento con l’elicottero. Anche il primo tentativo via terra da parte di due guide alpine presenti in zona è stato sospeso nella notte.
All’alba, con un timido spiraglio meteorologico, quattro tecnici del Soccorso Alpino Piemontese sono stati portati in quota più a valle, in un punto accessibile, e hanno iniziato una lunga risalita verso i due dispersi. Li hanno raggiunti intorno alle 12:30 di oggi, lunedì 28 luglio: entrambi erano in stato di ipotermia, ma vigili. Hanno ricevuto coperte termiche, alimenti e conforto, in attesa che si aprisse una nuova finestra per il recupero in volo.
Quel momento è arrivato nel primo pomeriggio, ma solo in parte: uno dei due alpinisti è stato imbragato e issato al verricello, a bordo dell’elicottero del 118, e trasportato a valle in codice verde. L’altro, purtroppo, è rimasto sulla parete: la situazione meteo è di nuovo peggiorata, rendendo impossibile il secondo intervento aereo.
I soccorritori hanno quindi deciso di tentare l’evacuazione via terra verso l’alto, accompagnando l’alpinista rimasto alla Capanna Margherita, rifugio più vicino e riparato. Si tratta di un’operazione lunga, delicata, da condurre con passo lento, in un ambiente estremo. La speranza è che, non appena il tempo lo permetterà, si possa effettuare un secondo recupero in volo.
La giornata sul Monte Rosa è stata segnata da professionalità, sangue freddo e spirito di sacrificio. Ma anche dalla cruda consapevolezza che la montagna, a certe quote, non perdona leggerezze né errori di valutazione. E, soprattutto, non sempre è pronta a lasciarti andare quando decidi di sfidarla.
Il Soccorso Alpino continua a monitorare la situazione, pronto a intervenire appena le condizioni lo consentiranno. Per ora, si tira il fiato solo a metà.
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