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Cronaca
25 Luglio 2025 - 17:03
Fa esplodere un petardo nel centro di None nella notte, identificato e denunciato un 19enne
Un ragazzo italiano di 19 anni è stato identificato e denunciato per aver fatto esplodere un grosso petardo nel centro abitato di None nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 luglio 2025. L’esplosione, avvenuta in un’area urbana nelle ore notturne, ha provocato un fortissimo boato che ha allarmato numerosi residenti, svegliati di soprassalto nel cuore della notte.
A segnalare l’episodio è stata la stessa amministrazione comunale, che in un comunicato ha confermato la ricostruzione dell’accaduto e l’esito delle indagini condotte dalla polizia locale in collaborazione con i carabinieri delle stazioni di Vigone e di None. Grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza, il giovane è stato individuato e successivamente identificato. Ora è chiamato a rispondere del reato di accensioni ed esplosioni pericolose.
L’esplosione non ha provocato danni materiali né feriti, ma il Comune ha voluto sottolineare la gravità del gesto, anche alla luce dei rischi corsi dallo stesso autore. Nel post ufficiale si legge: “Ha provocato un forte rumore nella notte, causando lo spavento di molti cittadini residenti nel centro del paese. Per fortuna non ci sono state conseguenze gravi né danni, a partire dall'incolumità dello stesso responsabile del gesto, forse non consapevole del grave rischio corso. Grazie al rapido intervento e alla collaborazione tra la polizia locale e i carabinieri delle stazioni di Vigone e di None, l’autore dell’esplosione è stato prima individuato tramite le telecamere e poi identificato”.
Il Comune ha espresso una condanna netta dell’episodio, ribadendo che simili comportamenti non saranno tollerati. “Certamente – prosegue il Comune – gesti così pericolosi per l’incolumità e la tranquillità di persone e animali, per di più nel cuore della notte, non possono essere tollerati”. Ma l’intervento dell’amministrazione non si è limitato alla denuncia: si è allargato a una riflessione sul ruolo educativo della comunità.
“La comunità educante fatta da famiglie, istituzioni, scuola, realtà sociali e aggregative del paese non può però fermarsi alla mera condanna; deve interrogarsi sulle ragioni di questi gesti e sulle modalità più efficaci per trasmettere ai giovani valori di grande importanza per la convivenza civile, quali senso civico e rispetto per se stessi e per gli altri”, conclude il post.
Il fatto ha suscitato forte attenzione anche tra i cittadini, con commenti preoccupati e richieste di maggiore controllo sul territorio, soprattutto nelle ore notturne. L’episodio si inserisce in un quadro più ampio di tensione legata al disagio giovanile e al ripetersi di atti vandalici o pericolosi nei centri minori della provincia.
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