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Cronaca
22 Luglio 2025 - 16:38
Orrore al lago Castelpasserino: cadavere in decomposizione getta nel terrore la comunità di Rivoli
Lungo la Dora, a qualche centinaio di metri dal lago Castelpasserino a Rivoli un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato scoperto tra la vegetazione. A dare l’allarme, è stato un passante che si stava addentrando lungo uno dei sentieri. Subito dopo, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Rivoli, allertati dalla centrale operativa.
I militari, insieme alla scientifica, hanno cinturato l’area e avviato i rilievi, isolando la zona per evitare contaminazioni. Il corpo, irriconoscibile a causa del degrado avanzato, giaceva in una posizione tale da far pensare che fosse lì da giorni, forse settimane. Nessun documento è stato ritrovato addosso alla vittima, e l’identificazione sarà affidata agli esami del DNA e all’eventuale comparazione con segnalazioni di persone scomparse.
Sul luogo sono arrivati anche i medici legali, che hanno effettuato i primi accertamenti esterni, senza esprimersi sulle cause di morte. Per saperne di più sarà necessario attendere l’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni presso l’istituto di medicina legale di Torino. Al momento, nessuna ipotesi è esclusa: si va dal malore improvviso all’ipotesi di suicidio, fino alla possibilità — per ora non confermata — di un omicidio.
Una delle prime criticità per gli investigatori sarà comprendere come e quando il corpo sia finito lì. La zona intorno al lago Castelpasserino è una zona aperta, ma non sempre facilmente accessibile. Se si trattasse di un gesto volontario o di un decesso accidentale, ci si aspetterebbe la presenza di oggetti personali, indumenti, o un mezzo di trasporto nelle vicinanze. Ma per ora nulla di simile è stato trovato.
L’area, peraltro, non è coperta interamente da telecamere, e il sentiero su cui è avvenuto il ritrovamento è poco battuto durante la settimana, specie nelle ore più calde. Chi ha agito — se qualcuno ha effettivamente scelto quel luogo per occultare un corpo — potrebbe averlo fatto contando sull’anonimato e sulla bassa frequentazione.
Intanto, la notizia si è diffusa con rapidità tra i residenti di Rivoli, lasciando la comunità sotto shock. Alcuni frequentatori abituali hanno riferito ai giornalisti di sentirsi “sconcertati e preoccupati”, e diversi genitori hanno espresso timore all’idea di portare i bambini nella zona nei prossimi giorni.
I carabinieri hanno già avviato i controlli incrociati con le denunce di scomparsa recenti, sia in provincia che a livello regionale. L’obiettivo è restringere il campo e dare un nome alla vittima nel più breve tempo possibile. L’analisi dei resti potrà forse stabilire anche l’età, la provenienza e lo stato di salute dell’uomo, tre elementi fondamentali per procedere in qualsiasi direzione investigativa.
Intanto, le autorità rivolgono un appello pubblico: chiunque abbia notato movimenti sospetti nella zona del lago negli ultimi giorni, o abbia segnalato la scomparsa di un conoscente, è invitato a contattare i carabinieri di Rivoli. Anche il più piccolo dettaglio, spiegano gli inquirenti, può risultare decisivo: un’auto parcheggiata fuori posto, un sacco lasciato tra le sterpaglie, una persona vista aggirarsi da sola in modo strano.
Questo tipo di indagine, spiegano fonti vicine agli investigatori, richiede tempi lunghi e lavoro meticoloso, ma le autorità locali assicurano che verrà fatto tutto il possibile per arrivare alla verità. E per restituire, se non giustizia, almeno un’identità a chi ha perso la vita in circostanze così misteriose e drammatiche.
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