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Cronaca

Addio a Giancarlo Rostagno, imprenditore del metallo e giudice del pallone

Borgaro saluta un uomo che ha lasciato il segno nell’industria, nello sport e nel sociale

Addio a Giancarlo Rostagno, imprenditore del metallo e giudice del pallone

Borgaro Torinese piange la scomparsa di Giancarlo Rostagno, classe 1951, figura di riferimento nel mondo industriale canavesano, nella giustizia sportiva calcistica e nel volontariato civico. L’imprenditore, fondatore della “Rostagno G.B.”, se n’è andato all’età di 74 anni, lasciando dietro di sé una traccia profonda tanto nei capannoni della sua azienda quanto sulle panchine dei campi sportivi della provincia.

Nato a Forno Canavese, si era trasferito da tempo a Borgaro, dove aveva consolidato il suo profilo di uomo d’impresa e di cittadino impegnato. Diplomatosi come disegnatore meccanico, nei primi anni Settanta aveva contribuito, insieme al padre e al fratello, a far nascere un nuovo stabilimento industriale su un prato di famiglia. Quella che all’epoca era una scommessa diventò, con gli anni, una realtà affermata: un’azienda specializzata nello stampaggio a caldo dell’acciaio e nella lavorazione meccanica di precisione, dotata anche di un laboratorio metrologico per il controllo qualità. Una nicchia d’eccellenza piemontese nel cuore della manifattura.

Ma Giancarlo Rostagno non era solo industria. Il calcio era la sua vera passione, vissuta non solo sugli spalti ma anche dietro le quinte, come giudice sportivo riconosciuto dalla Federazione. Per chi lo ha conosciuto, era impossibile non incrociarlo a bordo campo o nelle sedi dei tornei locali. In particolare il Borgaro Calcio, che oggi lo ricorda con commozione e gratitudine: «Giancarlo era un assiduo frequentatore della nostra società, indimenticabili le serate trascorse a parlare di calcio. Il suo supporto economico non mancava mai», hanno dichiarato il presidente Pier Giorgio Perona e il vicepresidente Fulvio Messoriano. «Lo vogliamo ricordare con la foto dell’ultimo riconoscimento consegnato a ringraziamento dell’ennesimo gesto fatto in occasione del 44° torneo internazionale Maggioni-Righi».

Accanto alla dimensione sportiva, c’era anche l’impegno sociale e civico. Rostagno era socio dal 2007 del Lions Club Alto Canavese, dove si era distinto per il suo attivismo e dove aveva ricevuto di recente il prestigioso riconoscimento del Melvin Jones Fellow, massima onorificenza del Lions International per i meriti di solidarietà. Dal 2010 aveva aderito anche a una banca cooperativa del territorio, mettendo a disposizione la sua esperienza a servizio dell’economia locale.

Nel 2013 la sua biografia aveva ricevuto anche un sigillo istituzionale: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli conferì l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, a testimonianza del suo valore umano e professionale.

Lascia la moglie Maria Mainini, primo presidente del consiglio comunale della storia di Borgaro, il fratello Elio con Aurora, le nipoti Ilaria e Giulia, il cognato Renzo. L’ultimo saluto a Giancarlo Rostagno verrà dato mercoledì 16 luglio alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Forno Canavese, suo paese natale.

Se ne va un uomo che ha saputo unire tecnica e cuore, lavoro e passione, famiglia e comunità. Un esempio raro di coerenza tra l’etica d’impresa e quella civile, in un Piemonte che oggi perde uno dei suoi volti più operosi e sinceri.

Rostagno premiato dal Lions

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